La degenerazione maculare indica una condizione in cui la macula, che è la porzione centrale della retina, presenta problematiche degenerative che possono compromette la funzione visiva in maniera anche grave. Il rischio di degenerazione maculare è più frequente col progredire degli anni: si parla, allora, di degenerazione maculare legata all'età (DMLE o AMD), nota anche come degenerazione maculare senile (DMS). La malattia può presentarsi già a 50 anni e la sua incidenza aumenta con il crescere dell’età. In Italia colpisce circa il 2% della popolazione, più di un milione di persone. Si stima che ogni anno, in Italia, si verifichino circa 63mila nuovi casi di degenerazione maculare legata all’età. La degenerazione maculare, inoltre, può presentarsi in forma secca o umida.

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Per Vedere Fatti Vedere Onlus  chiede misure urgenti per garantire a tutti il rimborso delle cure

Per Vedere Fatti Vedere ONLUS sta portando avanti da alcuni anni delle campagne di sensibilizzazione per garantire il rimborso della cura a tutti i pazienti con maculopatia senile, in particolare, ai pazienti con visus inferiore a 2/10 e a quelli malati in entrambi gli occhi. “Dal 2011 ad oggi sono stati inviati migliaia di messaggi di protesta ad AIFA e al Ministero della Salute, purtroppo senza risultato” spiega Lidia Buccianti, Direttore di Per Vedere Fatti Vedere.
Dall’ultimo trimestre del 2012 la condizione di questi pazienti è stata ulteriormente aggravata dalla decisione dell’AIFA di escludere Avastin dal rimborso da parte del SSN, rendendo il farmaco di fatto non più accessibile alle strutture pubbliche e alla maggior parte degli oculisti.

Gli oncologi chiedono al Ministro della Salute che sia cambiata la legge sugli studi clinici spontanei

La legge sugli studi clinici spontanei va cambiata quanto prima. E i risultati delle sperimentazioni non sponsorizzate devono essere utilizzati a fini registrativi. È questa la richiesta contenuta nella lettera inviata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dal Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri (Cipomo) dopo il caso Avastin/Lucentis.
“La vicenda Roche-Novartis, al centro delle cronache degli ultimi giorni – hanno scritto nella lettera Stefano Cascinu, Presidente Aiom, e Gianpiero Fasola, Presidente Cipomo – ha suscitato comprensibili preoccupazioni nella popolazione e tra i professionisti della sanità. L’origine del problema va, a nostro avviso, ricondotta alle norme che regolano l’approvazione e la rimborsabilità dei farmaci”. Deve infatti essere considerato quanto stabilisce la legge n.648 del 1996, che caratterizza il sistema italiano di dispensazione dei farmaci off label, cioè al di fuori delle indicazioni autorizzate.

Secondo un articolo pubblicato sulla rivista specializzata Neuron e riportato su Le Scienze i ricercatori dell'Università della California (Berkeley) avrebbero individuato un nuovo composto chimico capace di conferire ad alcune cellule della retina la stessa funzionalità dei fotorecettori.
La retina è uno strato costitutivo dell'occhio formato da tre strati di cellule nervose; nello strato più esterno rispetto al centro del globo oculare sono localizzati i fotorecettori ( i coni deputati alla  visione diurna e i bastoncelli a quella notturna). Nello strato più interno, invece,  sono localizzate le cellule gangliari, che trasformano lo stimolo luminoso in segnale nervoso, in modo da poterne mediare il trasporto al Sistema Nervoso Centrale (encefalo).

Il 10 marzo scorso, a Pescara, è stato conferito il premio Ethic Award all'oftalmologo Benedetto Falsini, il quale si occupa di malattie oculari e, in particolare, di scoprire come rallentare le malattie causa di cecità. Secondo i suoi studi lo zafferano abruzzese mostrerebbe importanti potenzialità in questo senso e non è il solo ad aver considerato promettenti i risultati ottenuti. Infatti la ricerca, ancora in corso, ha ottenuto il finanziamento di Telethon.
La cerimonia di consegna degli Ethic Award è avvenuta nell'ambito dell'Oscar Pomilio Forum 2014, incontro che ha per tema l'etica al servizio dello sviluppo economico.

Genova - Specialisti ed esperti si sono riuniti venerdì 13 dicembre presso il Salone Congressi dell'Ospedale Galliera, per un approfondimento su diagnosi e terapia della maculopatia.
“La patologia– spiega Carlo Mosci, Direttore della S.C. Oculistica Oncologica e responsabile scientifico del convegno – colpisce la retina dell'occhio comportando gravi limitazioni della funzione visiva. Ne esistono di due tipi quella senile, cioè legata all'età, e quella da diabete. La maculopatia colpisce indifferentemente maschi e femmine ed è considerata come una delle principali cause di cecità nei paesi occidentali. La persona – continua Mosci - si accorge della malattia soprattutto durante la lettura o al computer dove si verificano difficoltà nuove e soprattutto dove viene percepita una visione "ondulata" dello scritto”.

Nella città di Treviso opera un centro d’eccellenza per la diagnosi e il trattamento delle patologie oculari. Si tratta della Divisione Oculistica dell’Ospedale  Ca'Foncello, che nel mese di ottobre 2013 partecipa a un'iniziativa di prevenzione e cura promossa da Federottica:   una visita di controllo gratuita, che si svolgerà presso i 40 ottici che aderiscono all'iniziativa. Gli adulti potranno sottoporsi anche al test di Amsler, al fine di diagnosticare forme di maculopatia legate all’età. In caso di un riscontro patologico si potrà fare riferimento all’Ospedale  Ca'Foncello per iniziare una cura.

[ATTENZIONE, SI TRATTA DI UN'INIZIATIVA DI OTTOBRE 2013, ORA NON PIU' ATTIVA.]

Per Vedere Fatti Vedere onlus lancia una nuova campagna di prevenzione di questa grave malattia oculare, prima causa di cecità e ipovisione nel nostro paese, e denuncia la drammatica situazione di oltre centomila pazienti che non riescono ad avere accesso alle cure e rischiano di perdere la vista

La Degenerazione Maculare Senile DMS, anche chiamata DMLE (degenerazione maculare legata all’età) o AMD in inglese, è una malattia oculare molto grave che oggi rappresenta la prima causa di cecità e ipovisione nei paesi industrializzati. Si calcola che in Italia attualmente ne soffrano 1 milione di persone e l’aumento della vita media sta determinando una diffusione sempre maggiore di questa malattia. E’ una vera e propria emergenza sanitaria e sociale, visti gli alti costi che questa patologia comporta sul Sistema Sanitario Nazionale e sulla società.

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