Il riconoscimento dell'invalidità civile prende avvio con la domanda di accertamento sanitario da parte del cittadino, al fine di verificare, sulla base delle minorazioni di cui il richiedente è affetto, il grado di invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap. (SI VEDA FARE DOMANDA DI INVALIDITÀ CIVILE, l’ITER DETTAGLIATO)
Successivamente, in caso di riconoscimento di un grado di invalidità compreso tra il 74% e il 100%, sordità o cecità, è necessario inviare online i dati socio-economici e reddituali per ottenere le prestazioni economiche.


Importi aggiornati con Circolare INPS n.197 del 23.12.2020

Tipo di beneficio
Importo
Reddito
Pensione ciechi civili e assoluti
€ 315,45
€ 17.050,42
Pensione ciechi civili e assoluti (se ricoverati)
€ 291,69
€ 17.050,42
Pensione ciechi civili parziali
€ 291,69
€ 17.050,42
Pensione invalidi civili totali
€ 291,69
€ 17.050,42
Pensione sordi
€ 291,69
€ 17.050,42
Assegno mensile invalidi civili parziali
€ 291,69
€ 5.010,20
Indennità mensile frequenza minori
€ 291,69
€ 5.010,20
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti
€ 946,80
-
Indennità accompagnamento invalidi civili totali
€ 525,17
-
Indennità comunicazione sordi
€ 260,76
-
Indennità speciale ciechi ventesimisti
€ 215,35
-
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major
€ 523,83
-


ATTENZIONE: DA SETTEMBRE 2020 
Invalidità civile: aumentate le pensioni di inabilità dal compimento dei 18 anni

INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO PER PERSONE NON DEAMBULANTI O CON BISOGNO DI ASSISTENZA CONTINUA (INVALIDI CIVILI)
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore degli invalidi civili totali a causa di minorazioni fisiche o psichiche per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.
Spetta ai cittadini per i quali è stata accertata la totale inabilità (100%) residenti in forma stabile in Italia, indipendentemente dal reddito personale annuo e dall’età.
L’indennità di accompagnamento è incompatibile con le prestazioni simili erogate per cause di servizio, lavoro o guerra, salvo il diritto di opzione per il trattamento più favorevole.
L’indennità di accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa, dipendente o autonoma, e con la titolarità di una patente speciale.
L’indennità di accompagnamento è inoltre compatibile e cumulabile con la pensione di inabilità, con le pensioni e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali.


ASSEGNO MENSILE DI ASSISTENZA PER INVALIDI CON RIDOTTA CAPACITÀ LAVORATIVA IN STATO DI BISOGNO ECONOMICO
L'assegno mensile è una prestazione economica a carattere assistenziale concessa agli invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 67 anni, con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74 e il 99%, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.


PENSIONE DI INABILITÀ PER INVALIDI CIVILI
INPS riconosce la pensione di inabilità ai soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), di età compresa tra i 18 e i 67 anni e 7 mesi che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link.

INDENNITÀ MENSILE DI FREQUENZA
INPS riconosce un'indennità di frequenza, erogata a domanda, ai cittadini minori di 18 anni ipoacusici o con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge, ai fini dell'inserimento scolastico e sociale.

LIQUIDAZIONE AGLI EREDI DI RATEI DI INVALIDITÀ CIVILE MATURATI E NON RISCOSSI
Il rateo è la somma delle rate o quote di pensione non riscosse dal pensionato (tredicesima mensilità per le quote maturate o la quota parte dell'ultimo mese di pensione spettante) al momento della cessazione della pensione.
La cessazione avviene per morte del pensionato o decadenza del diritto.
La liquidazione del rateo per morte spetta ai superstiti del defunto.

ESENZIONE SPESE SANITARIE
La legge prevede l'esenzione di partecipazione alle spese sanitarie per tutte le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per alcune categorie di invalidi. Si veda COME OTTENERE L’ESENZIONE PER INVALIDITÀ CIVILE?

SOSTEGNO PER PERSONE SORDE
I soggetti affetti da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva (fino a 12 anni), che ne ha impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, possono richiedere un'indennità di comunicazione o, in caso di difficoltà economiche, una pensione non reversibile.

SOSTEGNO PER PERSONE CIECHE
Le persone cieche totali o parziali per causa congenita o contratta hanno diritto a provvidenze economiche come l'indennità di accompagnamento o quella speciale, la pensione non reversibile e la maggiorazione dei contributi.

AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRASSEGNO INVALIDI
I verbali rilasciati dalle commissioni mediche di invalidità civile, handicap, cecità, sordità, disabilità riportano anche l'esistenza dei requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi e per le agevolazioni fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità.

Invio delle dichiarazioni di responsabilità
Ogni anno, l'INPS richiede ai titolari di prestazioni economiche d'invalidità civile l'attestazione della permanenza o meno dei requisiti amministrativi previsti dalla legge per il loro riconoscimento (articolo 1, legge 23 dicembre 1996, n. 662, e legge 24 dicembre 2007, n. 247).
Devono presentare la dichiarazione di responsabilità i cittadini che percepiscono prestazioni legate all'invalidità civile e i titolari di assegno/pensione sociale, tramite il servizio online (disponibile anche per CAF e liberi professionisti).

I ricorsi
Contro i provvedimenti di diniego dell'indennità di invalidità sono concessi due strumenti di tutela: uno giudiziario, relativo alla fase dell'accertamento sanitario, l'altro di carattere amministrativo che riguarda la fase di concessione del beneficio.

RICORSO AMMINISTRATIVO
Il ricorso amministrativo è concesso ai cittadini che hanno presentato una domanda di indennità di invalidità civile e hanno ricevuto esito negativo.
È ammesso esclusivamente contro provvedimenti di rigetto o di revoca dei benefici economici che riguardano i requisiti amministrativi come il reddito, la cittadinanza o la residenza.

RICORSO GIURISDIZIONALE
Contro il giudizio sanitario della commissione medica per l'accertamento dell'invalidità, è possibile invece promuovere un ricorso giurisdizionale entro sei mesi dalla notifica del verbale.

Si veda anche la sezione dedicata al RICORSO PER INVALIDITÀ CIVILE

 

Leggi anche COME SI OTTIENE L'INVALIDITÀ CIVILE?

COME SI OTTIENE L'ESENZIONE IN BASE AL REDDITO?

COME SI OTTIENE L'ESENZIONE PER MALATTIA RARA?

 

Scarica qui la Guida "Invalidità Civile e Legge 104, tutti i diritti dei malati rari" aggiornata a ottobre 2020.

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