Pierre Fabre ed il suo patner Array BioPharma Inc. hanno annunciato i dati di sicurezza ed efficacia, inclusi i dati di sopravvivenza globale (OS), dello studio di Fase 3 BEACON CRC che ha valutato la tripla combinazione di encorafenib, un inibitore BRAF, binimetinib, un inibitore MEK, e cetuximab, un anticorpo anti-EGFR, in pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto (mCRC) con mutazione BRAFV600E. I risultati confermano una sopravvivenza globale (OS) mediana raggiunta di 15,3 mesi (IC 95%: 9,6 - non raggiunto) nei pazienti trattati con la terapia di combinazione con la tripletta.

I risultati aggiornati relativi alla sopravvivenza mediana libera da progressione (mPFS) e al tasso di risposta globale (ORR) nei pazienti trattati con la tripletta nella fase di safety lead-in (ovvero la valutazione preliminare della sicurezza) sono in linea con quanto già precedentemente riportato, con una mPFS di 8 mesi (IC 95%: 5,6 – 9,3) e un ORR del 48% (IC 95%: 29,4 – 67,5). Tra i 17 pazienti che hanno ricevuto una sola linea terapeutica precedente, l'ORR era risultato pari al 62%.

"Siamo soddisfatti di osservare dati così incoraggianti dallo studio BEACON CRC, in cui la sopravvivenza globale mediana di 15,3 mesi rappresenta un miglioramento significativo rispetto agli attuali standard di cura per i pazienti mCRC con mutazione BRAF", ha commentato il dott. Josep Tabernero, PhD, BEACON CRC sperimentatore principale e direttore del Vall d’Hebron Instituto de Oncologia di Barcellona, in Spagna. "I dati aggiornati ci avvicinano alla comprensione del pieno potenziale di questa tripletta terapeutica come possibile nuova opzione di trattamento per questi pazienti".

Le mutazioni di BRAF sono presenti al massimo nel 15% dei pazienti con mCRC e la V600 rappresenta la mutazione più comune. I pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E mostrano un rischio di mortalità più che doppio rispetto ai pazienti con mCRC che non presentano la mutazione e attualmente non vi sono terapie autorizzate dalla Commissione europea (EC) specificamente indicate per questa popolazione caratterizzata da ‘bisogni clinici insoddisfatti’.

La tripletta è generalmente ben tollerata e non si sono verificate tossicità inattese. Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 riscontrati in almeno il 10% dei pazienti sono stati stanchezza (13%), anemia (10%), aumento dei livelli di creatinfosfochinasi ematica (10%), aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi (10%) e infezioni delle vie urinarie (10%). È stata confermata una percentuale di tossicità cutanea di grado 3 o 4 inferiore a quanto generalmente osservato nei pazienti con mCRC trattati con cetuximab.

"I dati incoraggianti di sopravvivenza globale emersi dalla valutazione preliminare di sicurezza dello studio BEACON CRC dimostrano chiaramente il potenziale terapeutico della tripletta in combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab nel trattamento dei pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E, un tipo di tumore notoriamente difficile da trattare", ha commentato Frédéric Duchesne, presidente e CEO di Pierre Fabre Medicament. "Siamo davvero soddisfatti di questi ultimi risultati, in linea con la nostra strategia di R&D mirata a quei tumori in cui si riscontrano i maggiori bisogni dei pazienti, con particolare focus sulle targeted therapies".

Il 20 settembre 2018, la EC ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio della combinazione di encorafenib e binimetinib nel trattamento di pazienti adulti con melanoma non operabile o metastatico con mutazione BRAF V600, come rilevato da test validato. La decisione della EC è applicabile a tutti i 28 Stati membri dell'Unione europea e a Liechtenstein, Islanda e Norvegia.

Il 7 agosto 2018, la FDA (Food and Drug Administration) statunitense ha concesso la Breakthrough Therapy Designation a encorafenib, in combinazione con binimetinib e cetuximab, per il trattamento di pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E, rilevata da un test approvato dalla FDA, dopo insuccesso di una o due precedenti linee terapeutiche per la malattia in fase metastatica. 13

La tripletta in combinazione di encorafenib, binimetinib e cetuximab nel trattamento dei pazienti con mCRC con mutazione BRAFV600E è in fase di sperimentazione e non è ancora approvata in Europa.

 

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