Il dibattito in corso sulla correttezza dei criteri del ‘pannello uniforme’

Secondo lo studio americano firmato dalla professoressa Ross i dati riportati dai programmi di screening newyorkesi ci dovrebbero far riflettere circa il valore clinico dello screening LSD. I dati suggeriscono, infatti, che il 90 per cento dei pazienti LSD avrebbero una forma di malattia ad insorgenza infantile. Nei primi 4 anni dello screening condotto a New York sono stati coinvolti 300 bambini e 29 di loro sono risultati positivi ai test. Nel 14 per cento dei casi (4) è stata riscontrata una forma infantile di malattia LSD e, ad oggi, 1 di loro è morto senza essere stato sottoposto a trapianto. Un altro bambino è morto proprio durante l’operazione, uno è stato sottoposto a trapianto ma sta reagendo male e un altro sta bene.

Secondo i ricercatori programmi che prevedano un consenso informato dei genitori potrebbero servire allo sviluppo di nuove terapie per le malattie lisosomiali

I ricercatori del dipartimento di pediatria dell’Università di Chicago, autori dell’articolo sullo screening neonaale per le malattie lisosomiali (LSD), recentemente pubblicato dal Journal of Pediatrics,  sostengono di non essere i primi a credere che l’espansione dello screening neonatale debba essere inizialmente condotta all’interno di un progetto di ricerca, tenendo in dovuta considerazione però il principio di Norimberga.

Un documento individua i criteri per lo screening, ma ci sono dubbi.

E’ opportuno effettuare lo screening neonatale per le malattie lisosomiali?  Se sì, per tutte o solo per alcune? Una risposta certa a queste domande non c’è ancora e lo dimostra la diversità do programmi attuati sia all’interno degli Usa che nel resto del mondo. Su questi dubbi apre una parentesi interessante l’articolo “Parents: Critical Stakeholders in Expanding Newborn Screening”, a firma della professoressa Lainie Friedmann Ross e del dott. Darrel Waggoner del dipartimento di pediatria dell’Università di Chicago (USA), recentemente pubblicato sul Journal of Pediatrics.

Il centro sarà a Verona. Si riaccendono le polemiche

Il nuovo centro di screening neonatale per le malattie metaboliche ereditarie sarà a Verona. Questa la decisione della Regione Veneto, giunta dopo un lungo e travagliato processo decisionale che ha visto affrontarsi i poli scientifici di Padova e Verona.

Il deputato Udc Antonio De Poli è intervenuto nuovamente sulla querelle aperta da anni tra Verona e Padova. Il motivo del contendere tra i due capoluoghi provinciali è il mancato avviamento del centro di screening neonatale per la diagnosi delle malattie metaboliche di Padova, già dotato di apparecchiature di ultima generazione grazie al generoso dono dell’associazione Cometa Asmme.

Il medico ha partecipato anche alla stesura del documento del Comitato Nazionale di Bioetica

ROMA - Il Dottor Carlo Corbetta, direttore del Laboratorio di Riferimento Regionale per lo Screening Neonatale in Lombardia, ha fatto parte del gruppo di lavoro composto dal  Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) e il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV), che si è  impegnato in anni recenti a progettare una modalità nazionale di conservazione del materiale biologico proveniente dallo screening neonatale.

I comitati di Bioetica (CNB) e Biosicurezza (CNBBSV) auspicano programmi di screening nazionali di lungo periodo, ma con uniformità del processo informativo e del coinvolgimento delle famiglie

ROMA - Il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB) e il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV) hanno congiuntamente pubblicato un documento contenente le raccomandazioni sulla conservazione e l’uso dei materiali biologici necessari ai test di screening neonatale e sullo sviluppo di un network nazionale costituito dai Centri Screening Regionali - deputati in prima istanza alla conservazione iniziale dei materiali residui dello screening – e dall’Istituto Superiore di Sanità, incaricato di costituire la bio-banca nazionale per questi materiali.

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