7 giorni Sanità

I provvedimenti in ambito sanitario dal 9 al 13 maggio 2022

Nel corso della settimana corrente è proseguito l’esame, in sede referente ed in I lettura, del ddl recante Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 (seguito esame C. 3475 Governo - rel. Boldi). È iniziato l’esame degli emendamenti presentati (quelli approvati sono visibili qui).

News sanità

Nel corso di questa settimana, alla Camera dei Deputati, la proposta di legge a prima firma dell’On. Ianaro (PD) e recante: “Disposizioni per la prevenzione del melanoma cutaneo” (C. 3167), è stata sottoscritta anche dai deputati del Partito Democratico Lorenzin, Braga, Carnevali, Delrio, Lattanzio e Sensi. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Nel corso di questa settimana, è stata comunicata la trasmissione alla Camera di una serie di atti parlamentari, tra cui il dlgs sui dispositivi medici, che sono stati approvati, in via preliminare, la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri. Le Commissioni competenti dovranno esprimere un parere, a conclusione dell’esame degli atti. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Il 9 maggio, alla Camera dei Deputati, è stata comunicata l’assegnazione alla Commissione Affari sociali della pdl a prima firma dell’On. Walter Rizzetto (FDI) e recante “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone guarite da malattie oncologiche” (C. 3563). Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Nella seduta di mercoledì 11 maggio, alla Camera dei Deputati, è stato comunicato il trasferimento dell’esame in sede legislativa alla XII Commissione Affari sociali della Camera della proposta di legge S. 1201. - Massimo Enrico Baroni ed altri: “Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie” (approvata dalla Camera e modificata dal Senato), cd. Sunshine Act. Tale decisione è finalizzata ad arrivare ad un’approvazione del provvedimento in tempi più brevi. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Nella stessa giornata, alla Camera, la proposta di legge a prima firma dell’On. Trizzino (Misto) e recante: “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone guarite da malattie oncologiche" (C. 3561) è stata assegnata in sede referente alla Commissione Affari sociali. La proposta di legge è stata presentata alla Camera il 19 aprile 2022. Con questo testo si pongono le basi per definire un diritto di equità sociale che attui in pieno il principio costituzionale secondo il quale nessun cittadino può essere discriminato per il proprio stato di salute.

Giovedì 12 maggio, alla Camera dei Deputati, si è tenuto l’esame della Risoluzione n. 7-00753 a prima firma dell’On. Tondo (Misto) e sugli approfondimenti scientifici in relazione alla morte di alcuni militari in conseguenza di tumori linfatici. Nel testo della Risoluzione si impegna il Governo a farsi promotore, nelle opportune sedi, di iniziative che consentano l'acquisizione di ulteriori informazioni al fine di avere una buona conoscenza di quanto accaduto in modo che situazioni analoghe non si ripetano, a tutela dei cittadini e del prestigio delle Forze armate; a riconsiderare la validità scientifica dello studio ed a valutare l'ipotesi di promuovere una revisione dei casi nei quali, in conseguenza di questo studio, ci sia stata un'errata valutazione nelle cause di risarcimento. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Al Senato della Repubblica, mercoledì 11 maggio, è stato presentato ed assegnato, per l’esame in sede redigente alla Commissione Giustizia, il ddl a prima firma della Sen. Paola Binetti (FI) recante Disposizioni in materia di diritto all'oblio delle persone che sono state affette da patologie oncologiche (S. 2607). Il presente disegno di legge affronta quella che ormai da tempo viene considerata una questione di civiltà, vale a dire, la necessità di assicurare il cosiddetto “diritto all'oblio” dell'ex malato di cancro, secondo cui un paziente oncologico non è tenuto a dichiarare la pregressa patologia, trascorso un certo periodo di tempo dalla data di conclusione dei trattamenti terapeutici, in assenza di recidive o ricadute della malattia.

Giovedì 11 maggio, al Senato della Repubblica, la Senatrice Isabella Rauti (FDI), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Ministro della salute, sulla figura dello psico-oncologo. La Sen. Rauti ha chiesto di sapere “se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda intraprendere per incrementare il numero degli psico-oncologi, stabilizzare le risorse professionali attualmente in servizio e migliorare la funzionalità delle "Breast Unit", nonché assicurare un'applicazione omogenea in tutte le regioni delle Linee Guida dei centri di senologia e delle reti oncologiche”. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi giovedì 12 maggio, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha tra l’altro esaminato 14 leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare, in particolare, la legge della Regione Puglia n. 7 del 24/03/2022 recante “Misure per il contenimento della spesa farmaceutica”. Il comunicato stampa integrale della seduta del Consiglio dei Ministri è disponibile qui. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Sulla Gazzetta Ufficiale, serie Generale n. 105 del 6 maggio, è stato pubblicato il Decreto del Ministero della Salute del 7 aprile 2022 recante Conferma del riconoscimento del carattere scientifico dell'IRCCS di diritto privato “Fondazione del Piemonte per l'Oncologia”, in Candiolo, nella disciplina di “oncologia”.

Con una nota del 9 maggio, il Ministero della salute ha reso noto che è al via dal 10 maggio il bando per la presentazione di manifestazioni di interesse per l’attuazione di interventi da finanziare nell’ambito dell’iniziativa “Ecosistema innovativo della Salute”. L'investimento rientra fra i programmi finanziati con il Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR. Gli interventi del programma “Ecosistema innovativo della Salute” mirano a realizzare un ecosistema sanitario innovativo attraverso la creazione di reti di ricerca clinico-transnazionali di eccellenza nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, in grado di mettere in comune le tecnologie disponibili e le competenze esistenti in Italia e di creare interventi su cui concentrare l'attenzione di enti pubblici e di quelli privati che operino in sinergia. Il Bando finanzia due macro-azioni: creazione di una Rete di centri di trasferimento tecnologico (NTT); rafforzamento e sviluppo qualitativo e quantitativo di Hub life science (LSH) distribuiti territorialmente nelle varie parti del Paese.

News malattie rare

Nelle Commissioni riunite 1a e 12a del Senato è stato avviato l'esame del ddl, trasmesso dalla Camera, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 24 sul superamento delle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 (AS. 2604), c.d. DL Riaperture. Hanno riferito sul testo la sen. Boldrini, per la 12a, e il sen. Garruti, per la 1a Commissione. La Presidente ha comunicato che, secondo quanto concordato in sede di Uffici di Presidenza integrati, eventuali ordini del giorno ed emendamenti dovranno essere presentati entro le ore 11 di giovedì 12 maggio. Il testo non dovrebbe subire modifiche rispetto al testo trasmesso dalla Camera. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Nel corso di questa settimana, Dalila Nesci, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha risposto all’interpellanza urgente a prima firma dell’On. D’Attis (FI) e riguardante Iniziative di competenza in ordine alla rimborsabilità e all'erogazione del farmaco “Scenesse”, volto al contrasto della fototossicità cutanea grave – testo n. 2-01482. Per i dettagli si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Lunedì 9 maggio, alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Fabiola Bologna (CI) ha presentato un’interrogazione, indirizzata al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, sul decreto ministeriale per l'istituzione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie. L’On. Bologna ha chiesto di sapere “se si intendano intraprendere iniziative per la tempestiva adozione e pubblicazione del decreto, a beneficio dei pazienti affetti da beta talassemia ed emoglobinopatie, e se si intenda valutare lo stanziamento di ulteriori risorse per l'istituzione della Rete nazionale della talassemia e delle emoglobinopatie, in linea con quanto fatto per il triennio 2018-2020, ai sensi dell'articolo 1, comma 438, della legge 27 dicembre 2017, n. 205”. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Nella stessa giornata è stata anche avviata la discussione sulle linee generali della mozione a prima firma dell’On. Silvana Nappi (M5S) n. 1-00618 concernente iniziative per la riorganizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale, e che impegna il Governo: ad adottare le iniziative di competenza, anche normative, per assicurare che le case di comunità si avvalgano di modelli organizzativi e di gestione che rispondano alla logica come descritta in premessa, al fine di garantire l'effettiva integrazione e l'omogeneità nell'erogazione dei servizi, attuati come modello in vari distretti, valutabili nel tempo su tutto il territorio nazionale; ad adottare le iniziative di competenza per recuperare e valorizzare il ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta nell'ambito della riorganizzazione territoriale, in quanto medici con assistiti in carico, assicurando agli stessi la centralità dell'assistenza territoriale, anche nell'ambito delle case della comunità, rafforzandone il ruolo in merito all'accoglienza, all'orientamento e alla valutazione dei bisogni; ad adottare iniziative per favorire la gestione del servizio sanitario territoriale in convenzione da parte di aggregazioni tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri, assistenti sociali, fisioterapisti, medici di continuità assistenziale, collaboratori di studio, strutturati in una società di servizi integrati che operino per l'assistenza mediamente di una comunità di circa 20.000 abitanti, prevedendo che la popolazione sia gestita h24 per le necessità di primo livello e primo soccorso (codici bianchi o verdi) con la presa in carico del cittadino attraverso il medico di medicina generale che lo seguirà nel percorso assistenziale conservando il rapporto di fiducia medico-paziente; ad adottare iniziative per introdurre meccanismi remunerativi innovativi, così da consentire il raggiungimento del migliore risultato clinico possibile al costo più basso, contemplando, al fianco della remunerazione in base alla quota capitaria, definita in relazione al numero di pazienti-mese in carico al medico, anche la remunerazione per risultato clinico o di salute, così da attivare azioni corresponsabili e virtuose in relazione al risultato atteso; ad adottare iniziative normative per dare la possibilità alla società di servizi sociosanitari integrati (Sssi) di acquistare dalle Asl prestazioni da erogare per un anno, con valutazione finale e con responsabilità sia per i costi che per risultato; a favorire, al fine di ovviare alla mancanza di personale medico di medicina generale all'interno delle aree carenti di tale figura, anche per i corsisti dell'ultimo anno, la possibilità di accedere alle graduatorie della medicina generale; ad adottare le iniziative di competenza affinché sia attivato all'interno della casa di comunità, il piano operativo per il sostegno con una presa in carico multidisciplinare e multidimensionale dei soggetti più fragili, sia pazienti anziani che affetti da malattie invalidanti, inclusi i pazienti con malattie rare per una presa in carico globale e con assistenza domiciliare; ad adottare iniziative normative che possano colmare le soluzioni organizzative per rendere attuativo un modello di sanità con valorizzazione economica delle predette professioni in modo che sia concorrenziale e vantaggioso lavorare presso queste strutture; ad adottare iniziative per favorire economicamente i medici che svolgono a tempo pieno la loro attività presso la casa di comunità quale luogo di accesso unitario e integrato all'assistenza sanitaria e sociosanitaria; ad adottare le iniziative di competenza per agevolare l'integrazione tra i servizi sanitari e socioassistenziali da parte dell'équipe multidisciplinare all'interno della casa di comunità, attraverso l'attivazione, per gli individui con condizione di fragilità o cronicità, degli interventi clinici e assistenziali di cui necessitano con controlli e valutazione costanti; ad adottare iniziative per promuovere, con la popolazione a rischio, incontri di prevenzione in relazione all'evoluzione delle malattie croniche in modo da ridurre l'evoluzione verso la grave disabilità e il rischio di perdita dell'autonomia; ad adottare iniziative per assicurare, al fine di ovviare alla carenza dei medici di medicina generale, l'accesso alla carriera di medico di medicina generale anche ai medici di comunità e delle cure primarie, anche a seguito dell'adeguamento dei percorsi formativi; a valutare l'adozione di iniziative normative affinché il corso di medicina generale diventi un vero corso di specializzazione universitaria, equiparandola a tutte le altre specializzazioni; ad adottare iniziative per prevedere che la riorganizzazione territoriale, come delineata nella bozza di decreto cosiddetto “DM 71” sia sostenuta da un'adeguata implementazione e dal potenziamento del fabbisogno del personale sanitario e amministrativo, da un'idonea copertura finanziaria, da una riforma delle disposizioni in materia di medici di medicina generale nonché dall'implementazione di ulteriori setting territoriali, quali salute mentale, dipendenze patologiche, neuropsichiatria infantile e assistenza psicologica di base. Ad inizio seduta è stato fatto presente che sono state presentate le mozioni Carnevali (PD) ed altri n. 1-00643, Gemmato (FDI) ed altri n. 1-00645 e Mandelli (FI) ed altri n. 1-00647 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, verranno svolte congiuntamente. Le mozioni sono state illustrate e, al termine dell’illustrazione il rappresentante del Governo si è riservato di intervenire successivamente.

Martedì 10 maggio, il Sottosegretario per la Salute Andrea Costa ha risposto alle interrogazioni riguardanti Iniziative di competenza volte all'ampliamento dei criteri per l'accesso alla terapia genica dell'atrofia muscolare spinale di tipo SMA1 – testi nn. 3-02303 a prima firma dell’On. Villani (M5S), 3-02943 a prima firma dell’On. Gemmato (FDI) e 3-02946 a prima firma dell’On. Mandelli (FI). In particolare, il Sottosegretario ha ripercorso i passaggi che hanno portato all'inserimento del medicinale Zolgensma nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale. A ciò ha aggiunto che la comunità scientifica internazionale ha espresso forti dubbi, per motivi di sicurezza, nel trattare bambini con un maggiore peso corporeo. Ad esempio, nella “Consensus europea”, pubblicata nell'agosto 2020, si raccomanda di trattare i pazienti sopra i 13,5 kg soltanto in circostanze specifiche, ed in un “setting” di sperimentazione clinica, al fine di garantire un rigoroso monitoraggio, e solo dopo aver considerato attentamente le alternative terapeutiche approvate. Nonostante ciò, tramite l'accordo con l'azienda farmaceutica Novartis si è incluso l'impegno della stessa società a mettere a disposizione il farmaco, a titolo gratuito, all'interno di studi clinici per i bambini con un peso compreso tra i 13,5 e i 21 kg, allo scopo di acquisire su questi pazienti, in un “setting” controllato, dati ulteriori di efficacia e sicurezza. Il Sottosegretario ha concluso, comunque, rassicurando gli onorevoli interroganti che l'AIFA ha comunicato che, su iniziativa dell'azienda farmaceutica titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del prodotto Zolgensma, la Commissione tecnico-scientifica è pronta a considerare una modifica delle condizioni di accesso e di rimborsabilità del medicinale, laddove nuove evidenze scientifiche dovessero essere sottoposte alla attenzione della Commissione.

Nella stessa giornata, alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Alessia Rotta (PD), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata al Ministro della salute, sul riconoscimento della Sindrome di Sjögren primaria sistemica all'interno dell'elenco delle malattie rare. L’On. Rotta chiede di sapere “quali siano i motivi che abbiano impedito, in sede di revisione dei livelli essenziali di assistenza avvenuta con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017, di riconoscere la Sindrome di Sjögren primaria sistemica all'interno dell'elenco delle malattie rare e se non ritenga doveroso, dopo tutti questi anni, dare seguito alle richieste avanzate dalle associazioni dei pazienti, inserendo tale patologia nell'elenco delle malattie rare”. Per il testo dell’interrogazione di rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

Sempre martedì 10 maggio, al Senato della Repubblica, la Senatrice Paola Binetti (FI), ha presentato un’interrogazione orale con carattere d'urgenza ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento, indirizzata al Ministro della disabilità sulle persone con gravi disabilità. La Sen. Binetti chiede di sapere “se, anche in vista dei prossimi decreti attuativi della legge sulla disabilità, siano previsti spazi e tempi di cura per persone in condizioni gravissime e in ogni caso come sia possibile supportare famiglie in cui vivono persone in queste condizioni, fin troppo spesso ferite anche da una certa indifferenza istituzionale, che è possibile diagnosticare come abbandono, in flagrante contraddizione con l'articolo 32 della Costituzione”. Per il testo dell’interrogazione si rimanda al report in PDF scaricabile in fondo all’articolo.

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