La terapia RNAi è progettata per ridurre i livelli di colesterolo. I dettagli della sperimentazione saranno presentati oggi al Congresso ESC
Parsippany (U.S.A.) – Il farmaco inclisiran è in grado di ridurre il colesterolo LDL con due somministrazioni l'anno: lo confermano i risultati di ORION-11, uno studio clinico pilota di Fase III in cui inclisiran sodico da 300 mg ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari, con un'efficacia coerente con i risultati degli studi di Fase I e II. Nella sperimentazione, il farmaco è stato ben tollerato e il suo profilo di sicurezza è apparso almeno altrettanto favorevole di quello emerso dallo studio di Fase II ORION-1 e dallo studio di estensione in aperto ORION-3. I dati dettagliati di efficacia, tollerabilità e sicurezza di ORION-11 saranno presentati oggi a Parigi, al Congresso della European Society of Cardiology (ESC).
Inclisiran, sviluppato da The Medicines Company in collaborazione con Alnylam Pharmaceuticals, è la prima terapia basata su siRNA (small interfering RNA) progettata per ridurre il colesterolo. Il farmaco previene in modo specifico la produzione della proteina PCSK9 e migliora la capacità del fegato di rimuovere il colesterolo LDL dal flusso sanguigno. Negli studi di Fase II, inclisiran ha ottenuto riduzioni di colesterolo LDL superiori al 50% in aggiunta agli effetti delle statine e/o dell'ezetimibe, e queste riduzioni sono state costanti nel corso dei sei mesi di dosaggio.
“Questa è un'occasione molto importante, che rafforza ulteriormente la nostra fiducia nell'enorme potenziale di inclisiran per cambiare radicalmente il trattamento delle malattie cardiovascolari”, ha affermato Mark Timney, Chief Executive Officer di The Medicines Company. “Sono orgoglioso dell'impegno del nostro team di sviluppo clinico per far progredire rapidamente questa innovativa terapia sperimentale che potrebbe aiutare milioni di pazienti affetti da malattie cardiovascolari aterosclerotiche a raggiungere gli obiettivi del trattamento e a vivere una vita più lunga e più sana”.
ORION-11 è uno studio pilota di Fase III, randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo, che valuta l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di inclisiran sodico 300 mg somministrato per via sottocutanea a 1.617 pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o rischio equivalente, con elevati livelli di colesterolo LDL nonostante la terapia con statine alla massima dose tollerata (con o senza ezetimibe). Lo studio internazionale è stato condotto in 70 centri in sette Paesi. Ogni partecipante ha ricevuto inclisiran sodico 300 mg somministrato con un'iniezione sottocutanea all'inizio dello studio, dopo tre mesi e successivamente ogni sei mesi.
Gli endpoint primari sono la variazione percentuale del colesterolo LDL dal basale al giorno 510 (17 mesi) e la sua variazione percentuale aggiustata per il tempo dal basale fino al giorno 90 (3 mesi) e al giorno 540 (18 mesi). Gli endpoint secondari includono la variazione assoluta media al giorno 510 (17 mesi), la riduzione assoluta media dal giorno 90 (3 mesi) fino al giorno 540 (18 mesi) e le variazioni in altri lipidi e lipoproteine.
“The Medicines Company ringrazia i numerosi pazienti, i ricercatori e i loro colleghi nei siti di sperimentazione clinica per la loro partecipazione a ORION-11”, ha dichiarato Peter Wijngaard, Chief Development Officer di The Medicines Company. “Non vediamo l'ora di presentare nel dettaglio i risultati dello studio durante il Congresso ESC 2019 e di sottoporre i dati per la pubblicazione a una rivista peer-reviewed”.
La pubblicazione dei principali dati di Fase III degli studi ORION-9 e ORION-10 proseguirà nel corso del terzo trimestre 2019, prima della presentazione agli enti regolatori, prevista negli Stati Uniti nel quarto trimestre del 2019 e in Europa nel primo trimestre del 2020. I pazienti che hanno completato i rispettivi studi di Fase III si stanno ora iscrivendo a ORION-8, uno studio di estensione a lungo termine in aperto in cui i pazienti che completano ORION-9, ORION-10 e ORION-11 riceveranno inclisiran per tre anni per valutarne l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del dosaggio a lungo termine.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato stampa aziendale.
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