Prof. Stefano Aliberti (Milano): “E' un osservatorio unico nel suo genere, il primo in Italia, e ha tante funzionalità: la principale è quella di dare delle informazioni sull'epidemiologia della malattia"
I dati epidemiologici a disposizione sulla malattia polmonare da micobatteri non tubercolari (NTM-LD) sono attualmente piuttosto scarsi. Per tale ragione, è molto importante lo spazio che è stato riservato a questa specifica patologia all’interno del XIX Congresso di Pneumologia, svoltosi a Venezia tra il 13 e il 15 ottobre scorsi. In Occasione dell'evento, Osservatorio Malattie Rare ha intervistato il dott. Luigi Ruffo Codecasa, Responsabile del Centro di Riferimento per la Tubercolosi della Regione Lombardia, e il prof. Stefano Aliberti, Principal Investigator del neonato Osservatorio Italiano delle Micobatteriosi polmonari non tubercolari, che spiegano cosa sia la malattia polmonare NTM e come ci si stia organizzando per contrastarla.
Hanno un elevato tasso di diffusione e si possono trovare nel terriccio e nell’acqua: sono i micobatteri non tubercolari (NTM), un insieme di oltre 150 specie di organismi, tra i quali il Mycobacterium avium complex (MAC), il M. chimaera e il M. xenopi, che causano l’insorgenza di affezioni polmonari dalla sintomatologia variabile e con prognosi non sempre scontata, specie perché queste patologie sono, in tanti casi, resistenti al trattamento.
Nel programma del XIX Congresso di Pneumologia è stato inserito un simposio appositamente dedicato alla NTM-LD, presieduto dal prof. Carlo Grassi (Milano) e moderato dal prof. Lucio Casali (Pavia) e dal prof. Giovanni Delogu (Roma). Sono intervenuti, rispettivamente, il dott. Luigi Ruffo Codecasa (Milano), che ha esplicitato i 5 punti fondamentali utili alla corretta gestione del paziente, il dott. Andrea Calcagno (Torino), che ha approfondito la gravità della malattia nel soggetto immunodepresso, e il prof. Stefano Aliberti (Milano) che ha introdotto e descritto l'Osservatorio Italiano delle Micobatteriosi polmonari non tubercolari, promosso dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e nato all'interno del network IRENE.
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