E’ da considerarsi una malattia sistemica. Necessario un registro dei pazienti trattati con farmaci biotecnologici


Roma - L’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi) e con la partecipazione attiva di tutte le società scientifiche interessate all’argomento, ha reso disponibili le linee guida aggiornate sul trattamento e la gestione dei pazienti affetti da psoriasi.
"Sono stati aggiornati solo i quesiti relativi al trattamento della psoriasi cronica a placche nell’adulto, escludendo quelli relativi alla diagnosi e all’artrite psoriasica - afferma Alfonso Mele, epidemiologo dell’Iss e responsabile delle Lg - Il nostro intento è quello di fornire un contributo, quanto più efficace possibile, affinché all’interno delle strutture dedicate alla gestione clinica della psoriasi in Italia siano tracciati percorsi diagnostico-terapeutici fra loro omogenei".


Recenti evidenze suggeriscono come la psoriasi, da patologia a esclusivo interessamento cutaneo si possa considerare invece malattia sistemica. Un ampio ventaglio di comorbilità può associarsi alla psoriasi, fra le quali, l’artropatia, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le patologie oculari, le malattie metaboliche e cardiovascolari, i disturbi psicologici.

Pertanto, sebbene la psoriasi sia solo eccezionalmente causa diretta di morte, gli aspetti sopra indicati e la natura cronica e inguaribile della malattia fanno sì che le sue conseguenze sociali siano estremamente rilevanti. Infatti, i pazienti affetti da psoriasi, allo stesso modo di quelli affetti da altre malattie croniche invalidanti, riferiscono una significativa riduzione della qualità della vita a causa dei sintomi specificamente cutanei (prurito cronico, sanguinamento, coinvolgimento delle unghie), dei problemi legati ai trattamenti (cattivo odore, disagio fisico, perdita di tempo, effetti collaterali sistemici, costi elevati), dei risvolti psico-sociali secondari al dover convivere con una malattia della pelle molto visibile e deturpante (difficoltà nei rapporti umani interpersonali e sociali, riduzione delle possibilità di occupazione e guadagno, riduzione dell’autostima complessiva).
Come nella linea guida originaria, gli studi inclusi hanno evidenziato che i derivati della vitamina D e i corticosteroidi sono i trattamenti topici più efficaci per la psoriasi a placche. Non si registrano differenze significative tra i due trattamenti, ma la loro associazione è superiore al trattamento singolo in termini di efficacia. Nei nuovi studi sono stati analizzate anche nuove formulazioni di trattamenti topici e tra questi il gel contenente l’associazione precostituita di calcipotriolo e betametasone dipropionato ha mostrato la medesima efficacia delle formulazioni tradizionali, ma consente una maggiore aderenza al trattamento.

Relativamente alla fototerapia, La Puva-terapia ha mostrato maggiore efficacia nei confronti della fototerapia Nb-Uvb; tuttavia una revisione sistematica e un importante studio osservazionale hanno evidenziato che essa rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo del Non melanoma skin cancer (Nmsc), mentre al momento gli studi inclusi non hanno mostrato questo rischio nei pazienti trattati con Nb-

La letteratura passata in rassegna ha permesso di valutare meglio il profilo di efficacia e sicurezza dei farmaci biotecnologici. I dati osservati hanno mostrato un buon profilo di efficacia e sicurezza di questi farmaci. Inoltre, dai risultati emerge la necessità di inserire in un registro nazionale italiano tutti i pazienti che sono in trattamento con farmaci biotecnologici o che iniziano per la prima volta una terapia sistemica, al fine di valutarne l’efficacia e la sicurezza nel medio-lungo termine. Infine, mancano studi di confronto diretto tra farmaci biotecnologici e tra biotecnologici e sistemici tradizionali per poter valutare l’eventuale superiorità di uno rispetto a un altro, in termini di efficacia, sicurezza, accettabilità e compliance del paziente.

Il documento, prodotto nell’ambito del Sistema nazionale linee guida (Snlg), è un aggiornamento/adattamento della linea guida Sign n. 121 (Diagnosis and management of psoriasis and psoriatic arthritis in adults October 2010).

 

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