Facciamo chiarezza sugli aspetti clinici e genetici di questa rara patologia

Un recente articolo pubblicato su Orphanet Journal of Rare Diseases ha delineato con chiarezza gli aspetti clinici e diagnostici della fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP), una rara malattia ereditaria che interessa il tessuto connettivo. La patologia, gravemente invalidante, è caratterizzata da malformazioni congenite degli alluci e una progressiva ossificazione eterotopica: delle ossa qualitativamente normali si sviluppano in siti extrascheletrici. La FOP ha un'incidenza mondiale di circa 1 caso su 2.000.000. In età pediatrica l'unica manifestazione della patologia è rappresentata dalle malformazioni congenite degli alluci. Durante i primi 10 anni di vita gli episodi di tumefazione dei tessuti molli si verificano sporadicamente, spesso causate da lesioni, iniezioni intramuscolari, infezioni virali, cadute o affaticamento. Queste riacutizzazioni trasformano i muscoli scheletrici, i tendini,  i legamenti, le fasce e le aponeurosi in osso eterotopico, rendendo impossibile il movimento. La FOP si presenta nella forma classica oppure in alcune varianti, associate a diversi segni atipici quali anemia aplastica, craniofaringioma, glaucoma infantile, ritardo della crescita.

La diagnosi della FOP si basa sull'esame clinico. Le semplici radiografie possono evidenziare le anomalie minori degli alluci e la presenza di ossificazione eterotopica e i test genetici consentono di confermare la diagnosi. La diagnosi differenziale si pone con l'eteroplasia ossea progressiva, l'osteosarcoma, il linfedema, il sarcoma dei tessuti molli, i tumori desmoidi (si vedano questi termini), la fibromatosi aggressiva giovanile e l'ossificazione eterotopica non ereditaria (acquisita).
La patologia nella variante classica è dovuta alla mutazione del gene ACVR1 (ALK2), che codifica per il recettore dell'activina A tipo 1/activina-like chinasi 2, un recettore tipo 1 delle proteine morfogenetiche dell'osso (BMP). I pazienti affetti dalla FOP atipica presentano anche mutazioni missenso eterozigoti del gene ACVR1 negli aminoacidi evolutivamente conservati.
La maggior parte dei casi di FOP sono il risultato di una mutazione spontanea ex novo. La trasmissione genetica è autosomica dominante e può essere ereditata da entrambi i genitori.  Se un genitore ha FOP, la probabilità che un bambino erediti FOP è del 50 per cento. La gravidanza è possibile per donne affette da fibrodisplasia ossificante progressiva, ma i rischi sono potenzialmente letali sia per la madre che per il bambino. Non sono disponibili test prenatali né esiste un trattamento definitivo per questa patologia. La somministrazione di corticosteroidi ad alto dosaggio per 4 giorni, iniziata entro le prime 24 ore successive alla riacutizzazione, può ridurre l'infiammazione acuta e l'edema tissutale osservati nei primi stadi della malattia. La prevenzione si attua con l'utilizzo di misure volte a ridurre le cadute e gli urti in casa, ad impedire il declino respiratorio (spirometria incentiva) e le infezioni virali. L'attesa di vita media è circa di 40 anni e la maggior parte dei pazienti è costretta in sedia a rotelle intorno ai 20 anni. La causa di morte più tipica è la sindrome da insufficienza toracica. In Italia si occupa di questa rara patologia l'associazione F.O.P. Onlus, costituita da genitori e parenti di persone, principalmente bambini, malati di F.O.P.


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