Approvazione

Il farmaco ha dimostrato di ridurre la patologica formazione di nuovo tessuto osseo al di fuori dello scheletro 

Milano – La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato il farmaco palovarotene, un retinoide indicato per la riduzione del volume di nuovi focolai di ossificazione eterotopica in pazienti adulti e pediatrici, di età pari o superiore a 8 anni per le femmine e 10 anni per i maschi, affetti da fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP).

La FOP colpisce circa 400 persone negli Stati Uniti e 900 persone a livello globale. La malattia ha un andamento progressivo, con ripetuti episodi di riacutizzazione che causano una rapida crescita di tessuto osseo in sedi anomale, un processo, detto ossificazione eterotopica, che limita gravemente la mobilità e la qualità della vita dei pazienti. La maggior parte di coloro che vivono con la FOP perdono progressivamente la capacità di mangiare, bere, provvedere a sé stessi in maniera autonoma e mantenere un’occupazione. La patologia, che finora è stata gestita con le sole cure palliative, riduce l'aspettativa di vita media a 56 anni. La morte prematura è spesso causata dalla formazione di tessuto osseo a carico dei muscoli respiratori della gabbia toracica, con conseguente insufficienza cardiorespiratoria, o da cadute connesse alla grave perdita di mobilità delle articolazioni (anchilosi).

"La FOP cambia la vita delle persone a cui è stata diagnosticata la malattia e delle loro famiglie. Ogni giorno le persone affette dalla patologia soffrono per il dolore fisico debilitante causato dal muscolo che viene sostituito dall'osso o dal blocco articolare, per non parlare del dolore emotivo di non poter più svolgere il lavoro che si ama o abbracciare una persona cara", spiega Michelle Davis, Executive Director dell’International FOP Association. "Il primo trattamento per la FOP ha dimostrato di ridurre il volume della crescita di tessuto osseo anormale, e ciò può portare a una migliore qualità della vita per le persone che vivono con questa malattia".

L'approvazione di palovarotene da parte della FDA si basa sui risultati di efficacia e sicurezza ottenuti dal farmaco nello studio di Fase III MOVE. I dati a 18 mesi della sperimentazione, pubblicati sul Journal of Bone and Mineral Research, sono relativi a 107 pazienti con FOP (il 12% del numero stimato di individui in tutto il mondo che vivono con la patologia) che hanno ricevuto palovarotene orale, confrontati con la popolazione di pazienti inclusi nello studio di Ipsen “FOP Natural History”, che aveva l’obiettivo di approfondire l’evoluzione naturale della malattia in pazienti non sottoposti ad alcun trattamento oltre alle terapie di supporto standard. I risultati dello studio MOVE hanno dimostrato che palovarotene riduce efficacemente il volume delle ossificazioni eterotopiche, su base annua, rispetto alle terapie di supporto standard (riduzione del 54% con il modello lineare ponderato ad effetto misto). La sperimentazione ha anche dimostrato che palovarotene ha un profilo di sicurezza ben caratterizzato, con eventi avversi in linea con la classe sistemica dei retinoidi. Le più comuni reazioni avverse emergenti dal trattamento riportate nello studio MOVE sono state eventi mucocutanei (come secchezza cutanea, secchezza delle labbra, alopecia, eruzione cutanea e prurito) ed eventi muscoloscheletrici (come artralgia e chiusura prematura della placca di accrescimento nei bambini piccoli).

"Come medico che si prende cura delle persone con FOP, vedo personalmente le sfide e lo stress quotidiano che i nostri pazienti e le loro famiglie devono affrontare", ha detto il dottor Edward Hsiao, professore di medicina, divisione di endocrinologia e metabolismo, Università della California, San Francisco (USA). "Lo studio clinico di Fase III MOVE dimostra che palovarotene può ridurre la formazione di tessuto osseo eterotopico e può essere tollerato da molti pazienti con FOP. Palovarotene non è per tutti; come per tutti i medicinali, anche in questo caso ci sono dei rischi, soprattutto per i bambini piccoli, che possono sviluppare una chiusura precoce della placca di accrescimento. Inoltre, palovarotene ha gli stessi effetti collaterali di altri retinoidi, tra cui secchezza della pelle e delle mucose. Tuttavia, poiché l'accumulo di ossificazioni eterotopiche nella FOP è progressivo, irreversibile e fortemente impattante sulla vita, questo farmaco è un'importante opzione per il trattamento delle persone con questa patologia".

Palovarotene è un medicinale orale con particolare selettività per il sottotipo gamma dei recettori dell'acido retinoico, un importante regolatore dello sviluppo scheletrico e della formazione di osso ectopico nella via di segnalazione dei retinoidi. Il farmaco è stato sviluppato per mediare le interazioni tra recettori, fattori di crescita e proteine all'interno della via di segnalazione dei retinoidi allo scopo di ridurre la formazione anomala di nuovo tessuto osseo nella FOP. Il dosaggio raccomandato di palovarotene include una dose giornaliera di 5 mg (o equivalente in base al peso per i pazienti pediatrici di età inferiore a 14 anni), che può essere modificata/aumentata in caso di riacutizzazione.

Palovarotene ha ricevuto dalla FDA la designazione di farmaco orfano e di “terapia fortemente innovativa” (Breakthrough Therapy) per il trattamento della FOP. Nel luglio 2023, la Commissione Europea non ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio di palovarotene in Europa.

"L'approvazione di palovarotene da parte della FDA rappresenta una svolta per le persone affette da FOP negli Stati Uniti. Per la prima volta i medici hanno a disposizione un farmaco in grado di ridurre la formazione anomala di osso, nota come ossificazione eterotopica, che compromette fortemente la mobilità e ha un impatto devastante sulla vita delle persone affette da FOP", afferma Howard Mayer, Head of Research and Development presso la casa farmaceutica Ipsen. "Lo sviluppo di farmaci per le malattie rare richiede impegno e fiducia da parte di tutti i soggetti coinvolti. Noi di Ipsen siamo sinceramente grati alle associazioni di pazienti affetti da FOP e ai medici specialisti, poiché il primo trattamento in assoluto negli Stati Uniti per questa patologia non sarebbe stato possibile senza la loro partecipazione agli studi clinici e senza il loro continuo supporto".

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