La storia della famiglia di Irene, la Asl non passa i farmaci e non può pagare gli ausili necessari
Irene ha 26 anni, è affetta dalla sindrome di Lennox Gastaut. La malattia è comparsa immediatamente, causandole frequentissime crisi epilettiche. La diagnosi è arrivata due anni dopo, e per molto tempo Irene è stata curata in Francia. Ora è seguita al centro neurologico del Besta di Milano, ma i suoi genitori Umberto e Daniela di Sarzana (La Spezia) sono in difficoltà, e faticano a prendersi cura della propria figlia a causa del mancato riconoscimento della sindrome nella lista delle malattie rare.
I genitori hanno spiegato ai microfoni di La Nazione la drammatica situazione:“Tra i 6 farmaci di cui Irene ha bisogno ogni giorno, c’è il Frisum: 4 compresse ogni 24 ore. Non solo l’Asl non lo riconosce (e si paga il prezzo intero) ma nelle farmacie della zona arrivano solo confezioni con capsule indivisibili. Per dare metà dose, bisogna andare in Svizzera o alla farmacia di Città del Vaticano. E tutto perché la sindrome Lennox Gastaut non è nella lista delle malattie rare. Abbiamo chiesto all’Asl di inserirla e ci hanno detto di andare noi a Genova, in Regione, a chiederlo.”
Il problema non è rappresentato solo dai farmaci, ma da tutti gli ausili di cui Irene ha bisogno, e che non vengono più mutuati dalla Asl. Irene continua ad avere frequenti crisi epilettiche e per non farsi male deve utilizzare delle sedie particolari, prodotte da una ditta di Reggio Emilia. I genitori andavano in Emilia, vedevano la sedia, l’azienda faceva le modifiche e alla fine pagava l’Asl. «Potevamo cambiare sedia ogni 5 anni ma l’ultima l’abbiamo tenuta 8. Ora bisogna cambiarla ma all’Asl l’appalto l’ha vinto una ditta veneta. Quelle sedie però non hanno i requisiti e non possiamo comprarle. E così siamo tornati a Reggio: la sedia costa 4.700 euro, l’Asl ne ha messi 2.700 e 2 mila noi».
Infine c’è il letto: “Irene resta a volte sdraiata settimane intere e ha bisogno di un letto che si alzi e si abbassi -conclude Umberto - ora si è rotta la manovella e abbiamo chiesto all’Asl se potevano ripararla. Hanno detto che ci avevano già dato le scarpe ortopediche. E così Irene non ha più diritto al letto nuovo. Ma le scarpe le servono per muoversi dentro il deambulatore, una sorta di girello” .
Oltre a tutto ciò, a causa dei tagli previsti dalla Legge la Asl può fornire solo due ricambi di pannoloni al giorno. Tutto il resto è a carico delle famiglie.
La sindrome di Lennox-Gastaut (LGS) fa parte del gruppo delle encefalopatie epilettiche gravi dell'infanzia. L'incidenza è stimata in 1/1.000.000/anno e la prevalenza in 15/100.000. Questa malattia, definita epilessia generalizzata criptogenica o sintomatica, è caratterizzata da tre sintomi: crisi epilettiche multiple, onde lente diffuse intercriptiche all'elettroencefalogramma durante la veglia, lieve ritardo mentale associato a disturbi della personalità. La malattia esordisce tra i 2 e i 7 anni. La sintomatologia clinica più caratteristica consiste in convulsioni toniche, convulsioni atoniche e assenze atipiche I sintomi nelle forme criptogeniche si manifestano in assenza di una precedente storia o di patologie cerebrali, mentre i casi sintomatici si associano a un danno cerebrale preesistente. I casi sintomatici si associano a asfissia perinatale, sclerosi tuberosa, postumi di meningoencefalite, displasia corticale, trauma cranico e, più raramente, tumori o malattie metaboliche.
Il trattamento terapeutico è difficile in quanto la LGS è di solito refrattaria alla terapia convenzionale. Alcuni nuovi farmaci antiepilettici (Felbamato, Lamotrigine, Topiramato, Levetiracetam) si sono dimostrati efficienti nel controllo delle convulsioni nella malattia. Il Rufinamide ha ricevuto l'autorizzazione alla messa in commercio a livello Europeo nel gennaio del 2007. La LGS è una delle più gravi sindromi epilettiche dell'infanzia ed è refrattaria al trattamento. Si associa frequentemente al ritardo mentale.
Per ulteriori informazioni: Orphanet
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