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La testimonianza di un giovane che non ha mai rinunciato a mettersi in gioco nonostante la sedia a rotelle: “Una professione è una motivazione in più per andare avanti”

“Diritti al lavoro: la storia di Mattia” è il titolo del terzo video-documentario girato da Osservatorio Malattie Rare (OMaR) nell’ambito della terza edizione della campagna #TheRAREside – Storie ai confini della rarità, realizzata allo scopo di celebrare la Giornata Mondiale delle Malattie Rare attraverso le testimonianze di pazienti e caregiver. Protagonista del video (clicca QUI o sull’immagine per guardare il filmato) è Mattia Abbate, un ragazzo affetto da distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una malattia rara che è caratterizzata da una progressiva degenerazione muscolare e che lo ha portato, intorno agli undici anni, a dover utilizzare la sedia a rotelle per tutti i suoi spostamenti.

Il dover essere legato ad un ausilio esterno per potersi muovere, tuttavia, non ha rappresentato un ostacolo per Mattia, bensì un’opportunità per poter superare le limitazioni fisiche imposte dalla sua patologia e raggiungere, così, importanti traguardi, ad esempio nello sport. Il ragazzo, infatti, è un giocatore di powerchair hockey e, come egli stesso sottolinea, la possibilità di praticare un’attività sportiva è importante perché “ti permette di conoscere meglio i tuoi limiti e, nel caso di una disciplina di squadra, di incontrare anche altre persone”.

Dopo aver conseguito la laurea nel 2017, Mattia ha avuto l’opportunità di diventare giornalista per La Repubblica, occupandosi, da ormai 5 anni, della rubrica “Ci vuole abilità”, che parla di disabilità a tutto tondo. Un aspetto molto apprezzato da Mattia è che, all’inizio di questa collaborazione, la redazione del giornale lo ha trattato “come un qualsiasi lavoratore”, senza che gli fosse riservato un ingiustificato trattamento ‘speciale’ per via della sua condizione di disabilità. “Mi hanno detto ‘facciamo prima un periodo di prova: se tutto va bene andiamo avanti, altrimenti ci salutiamo’”, ricorda il giovane.

Raccontando la propria esperienza professionale, Mattia sottolinea come le istituzioni dovrebbero impegnarsi per fare in modo che a tutte le persone con disabilità possa essere garantito il diritto di accedere al mondo del lavoro, cercando di fare in modo che ogni individuo possa trovare collocamento in un ambiente che gli consenta di sfruttare le proprie potenzialità e di sopperire alle limitazioni che la sua specifica malattia o disabilità comporta. “Il lavoro, soprattutto per una patologia come la mia, ti dà una motivazione in più per andare avanti – sottolinea Mattia – perché comunque hai un obiettivo, un qualcosa da portare a termine”.

Clicca QUI per guardare gli altri video della campagna #TheRAREside 2023.

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