Un team di studio europeo ha tentato di far luce sulla correlazione genotipo/fenotipo nella malattia
Copenhagen (DANIMARCA) – L’alfa-mannosidosi è causata da mutazioni nel gene MAN2B1, con conseguente perdita di attività dell’alfa-mannosidasi lisosomiale. I sintomi comprendono ritardo mentale, disturbi dell’udito, disturbi delle funzioni motorie, ingrossamento del viso e anomalie muscolo-scheletriche. Un gruppo di ricercatori danesi, norvegesi e tedeschi ha indagato la relazione genotipo-fenotipo per l’alfa-mannosidosi: nel loro studio, pubblicato sull’Orphanet Journal of Rare Diseases, sono stati inclusi 66 pazienti.
Sulla base dell’effetto previsto delle mutazioni e della localizzazione subcellulare del gene mutante MAN2B1 nelle cellule in coltura, i pazienti sono stati divisi in tre sottogruppi. I dati clinici e biochimici sono stati raccolti. Sono state poi eseguite analisi di correlazione tra ciascuno dei tre sottogruppi genotipo/localizzazione subcellulare e i dati clinici e biochimici, per studiare potenziali relazioni tra genotipo e fenotipo nell’alfa-mannosidosi. Le analisi statistiche sono state eseguite utilizzando il software SPSS. Le analisi di covarianza sono state effettuate per descrivere le correlazioni genotipo-fenotipo, e i parametri del fenotipo sono stati modellati dal gruppo di mutazione, con l’età come covariata.
Genotipi completi MAN2B1 sono stati stabiliti per tutti i pazienti. Sono stati trovati punteggi significativamente più alti nel test Leiter-R, concentrazioni più basse di oligosaccaridi CSF, punteggi più alti nel test di abilità motoria Bruininks-Oseretsky (BOT-2), un migliore coordinamento e bilanciamento degli arti superiori ed una maggiore percentuale di FVC (capacità vitale forzata) nei pazienti del sottogruppo 3, che presentano almeno una variante che consente la localizzazione della proteina mutante MAN2B1 nei lisosomi, in confronto ai sottogruppi 1 e 2, senza localizzazione lisosomiale della proteina mutante MAN2B1.
I risultati indicano una correlazione tra i genotipi MAN2B1 e la funzione cognitiva, la coordinazione degli arti superiori, l’equilibrio, la percentuale di FVC e l’accumulo di oligosaccaridi in CSF. Questa correlazione dipende dalla localizzazione subcellulare della proteina mutante MAN2B1.
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