USA – 'JAVELIN Solid Tumors' è il nome di uno studio clinico di Fase I in via di svolgimento per valutare la sicurezza e la tollerabilità del farmaco avelumab in diverse tipologie di tumori solidi. Nel corso del meeting annuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), tenutosi a Chicago dal 3 al 7 giugno di quest'anno, sono stati presentati i promettenti dati preliminari ricavati da questo studio, compresi quelli relativi alla coorte di pazienti affetti da mesotelioma maligno, una forma di cancro che origina dalle cellule mesoteliali ed è soprattutto associata all'esposizione all'amianto.
Avelumab è un anticorpo monoclonale diretto contro il cosiddetto 'ligando di morte programmata 1' (PD-L1), una proteina espressa sulla superficie delle cellule tumorali in varie malattie oncologiche. Il farmaco è sviluppato in collaborazione dalle società Merck e Pfizer.
Nello studio JAVELIN Solid Tumors sono stati inclusi 53 soggetti con mesotelioma non resecabile, di tipo pleurico o peritoneale. Tutti i pazienti manifestavano una progressione della patologia dopo aver ricevuto un regime chemioterapico standard a base di platino e pemetrexed.
In base a quanto riportato durante il meeting ASCO, il trattamento con avelumab ha determinato un tasso di controllo della malattia del 56,6%. Il periodo di sopravvivenza libera da progressione (PFS) è stato, in media, di 17,1 settimane. Dopo 24 settimane, l'indice di PFS è risultato del 38,4%. I pazienti positivi a PD-L1 hanno evidenziato un periodo di PFS di 17,1 settimane, contro le sole 7,4 settimane riscontrate nei pazienti negativi a PD-L1. Dal punto di vista della sicurezza, il farmaco è stato generalmente ben tollerato.
La durata dei benefici clinici indotti da avelumab verrà accuratamente caratterizzata nel corso della fase di follow-up dello studio.
Fonte: Cancer Network.
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