Si chiama Bentysta ed è un inibitore del Blys, stimolatore dei linfociti B.
Questo potrà essere ricordato dalle tante persone che soffrono di Lupus Eritematoso Sistemico (LES) come un giorno molto importante: per la prima volta dopo 50 anni la FDA ha autorizzato un nuovo farmaco per questa malattia. Si chiama Benlysta ed è stato messo a punto dall’azienda biotecnologia Human Genome Science (HGS) insieme alla casa farmaceutica GlaxoSmithKline (Gsk). Si tratta di un anticorpo monoclonale umano, il primo di una nuova classe di farmaci inibitori BLyS-specifici che riconoscono e inibiscono l'attività biologica dello stimolatore dei linfociti B o BLyS, che è stata scoperta da HGS nel 1996.
Si ritiene che nel lupus, con nell’artrite reumatoide e in altre malattie autoimmuni, elevati livelli di BLyS contribuiscano alla produzione di autoanticorpi, quelli che vanno ad attaccare i tessuti sani causando la malattia. Dopo la scoperta, nel 2006, l’azienda biotech aveva siglato con Glaxo l’accordo di co-sviluppo e per la commercializzazione che ha oggi portato a questa importante approvazione sul mercato americano. Dopo che il farmaco aveva superato con buoni risultati studi di fase due e tre, nel giugno scorso le due società avevano presentato la domanda di approvazione alla FDA, la massima autorità americana per i farmaci. In uno degli studi presentati, in particolare, risultava che il 43 è per cento dei malati che avevano usato il nuovo farmaco aveva avuto netti benefici rispetto a chi era semplicemente sotto placebo.
Dunque ora è arrivato il via libera definitivo e gli esperti già prevedono un boom delle vendite pari ad almeno 3 miliardi per il farmaco. L’autorizzazione concessa dalla Fda riguarda l’uso del farmaco in pazienti che sono sotto altre cure standard per il lupus, il farmaco tuttavia non è raccomandato a chi soffre di gravi disfunzioni renali.
Seguici sui Social