Sardegna - PDTA per epilessia e sclerosi multipla

I due documenti sono stati approvati dalla Giunta regionale. Nell'Isola i pazienti epilettici sono circa 14.000, quelli affetti da sclerosi multipla quasi 6.600

Cagliari – Martedì scorso, 30 aprile, si è riunita per la quinta volta la giunta regionale sarda presieduta dalla neo governatrice Alessandra Todde. Fra le delibere approvate a Villa Devoto – riferisce un comunicato stampa – due riguardano l'adozione di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA).

Su proposta dell’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Armando Bartolazzi, infatti, sono stati approvati il “PDTA per l’epilessia e lo stato epilettico in età evolutiva e adulta della Regione Sardegna” e il “PDTA per la sclerosi multipla”. Per entrambi è stato dato mandato alla Direzione generale della Sanità, con il supporto degli appositi Gruppi di lavoro, di garantirne l’applicazione nelle Aziende sanitarie e condurre gli interventi di monitoraggio in grado di valutare l'adozione omogenea in tutto il territorio regionale.

I percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) sono percorsi di assistenza integrata multiprofessionali, costruiti sulla base delle linee guida, per curare persone con una specifica condizione patologica, definendo la migliore sequenza temporale possibile delle attività di diagnosi, trattamento e assistenza. L’obiettivo del PDTA è migliorare gli esiti di salute del paziente, la qualità dell’assistenza e l’esperienza delle cure ricevute durante la malattia, garantendo la sua sicurezza. Il paziente che entra in un PDTA può contare su un gruppo di specialisti (medici dell’ospedale e del territorio, medici di medicina generale, infermieri, terapisti, assistenti sociali) che in ospedale e al domicilio si prendono cura di lui.

Per quanto riguarda l'epilessia, gli studi epidemiologici di prevalenza e incidenza nella Regione Sardegna sono datati o condotti su campioni limitati di popolazione. Esiste, tuttavia, uno studio epidemiologico svolto sul territorio della provincia di Sassari tra il 2000 e il 2008 in cui la prevalenza è risultata di 6,62/1.000 abitanti, con picchi di 8,4/1.000 tra i 10-14 anni di età e di 11,39/1.000 nella popolazione sopra gli 85 anni, in linea con i dati provenienti da studi condotti in altri Paesi occidentali. Sulla base di questi dati, si può stimare che in Sardegna risiedano 13.000-14.000 persone affette da epilessia e, ogni anno, si attendono circa 700-800 nuovi casi e circa 900 nuove diagnosi di crisi epilettiche isolate o sintomatiche.

Per la sclerosi multipla è ampiamente descritto in letteratura l’incremento di incidenza e prevalenza correlato alla latitudine, pur con determinate eccezioni, fra le quali la Sardegna, che presenta tassi di malattia fra i più alti a livello mondiale. Nel 2023, secondo i dati del Barometro dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), si contano in Italia circa 137.000 persone affette dalla patologia, con un’incidenza di 3.600 nuovi casi all’anno (6 all’anno ogni 100.000 persone) e una prevalenza media nazionale di 221/100.000 abitanti. I dati relativi alla Sardegna indicano numeri estremamente più alti, con incidenza di 12 nuovi casi all’anno ogni 100.000 persone e prevalenza di circa 410 casi/100.000 abitanti. Al 1° gennaio 2022 la prevalenza stimata era di 6.590 casi, mentre l’incidenza stimata nello stesso anno era di 190 casi (Barometro AISM 2022). 

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