Camera

Il DL Sostegni-bis, in vigore dal 26 maggio scorso, prevede la riduzione degli oneri fiscali, ma ora è urgente il decreto attuativo

Roma - Il 25 settembre scorso sono trascorsi i sessanta giorni previsti dal DL Sostegni per emanare il decreto attuativo per la riduzione degli oneri fiscali per acquisti finalizzati alla ricerca scientifica degli enti del terzo settore. Il DL Sostegni-bis, approvato il 23 luglio scorso, ha riconosciuto in via sperimentale, solo per l'anno 2021, un contributo nella misura del 17 per cento delle spese sostenute da Enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l'acquisto di reagenti e apparecchiature destinate alla ricerca scientifica. L'efficacia della disposizione è però subordinata all'autorizzazione della Commissione Europea in materia di aiuti di Stato e richiede di essere attuata tramite decreto del Ministero della Salute. In assenza di tali provvedimenti, infatti, la misura non può entrare in vigore.

Ricerca scientifica

La ricerca sfrutta la presenza o meno di alterazioni in due dei geni più frequentemente alterati nel tumore, ovvero KEAP1 e TP53

Roma - Un team multidisciplinare dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, coordinato da Marcello Maugeri-Saccà, oncologo medico e ricercatore presso l’Oncologia Medica 2, ha svolto uno studio che individua quattro sottotipi molecolari di adenocarcinoma polmonare, con diverse sensibilità al trattamento immunoterapico. Il lavoro è stato pubblicato sul prestigioso Journal of Thoracic Oncology (la rivista ufficiale dell’International Association for the Study of Lung Cancer, IASLC). Partendo dai profili mutazionali, passando per i concetti di evoluzione neoplastica, epigenetica, eterogeneità tumorale e sottotipi immunologici, Maugeri-Saccà e colleghi, con questo studio, indirizzano a terapie sempre più ottimali, “tagliate e cucite” addosso al singolo soggetto.

COVID-19

L’ipotesi emerge da due nuovi studi condotti da un consorzio internazionale di scienziati

A quasi due anni dallo scoppio della pandemia da COVID-19, l’interrogativo più grande sul virus SARS-CoV-2, a cui tutti vogliono dare risposta, riguarda il fatto che per alcuni individui esso costituisca una minaccia mortale e in altri, invece, provochi un’infezione dai sintomi simili all’influenza; chiarire le ragioni di questa differenza potrebbe aiutare a proteggere le persone a rischio, riducendo in misura sensibile i decessi e le ospedalizzazioni. Grazie alle ricerche nel campo della genomica è possibile validare alcune ipotesi, iniziando a tracciare la strada della comprensione di questo nuovo Coronavirus. Lo dimostrano due nuove pubblicazioni apparse sulle pagine della rivista Science Immunology e firmate dagli studiosi del Consorzio Internazionale di Genetica COVID Human Genetic Effort (CHGE).

Il piccolo Nicolò Napolitano con i genitori

La ricerca sarà possibile grazie alla raccolta fondi lanciata da Luca Napolitano, padre di Nicolò e referente di ViPS ETS

Presso l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), nei laboratori dell’Unità di Medicina Molecolare per Malattie Neurodegenerative diretta dal dr. Filippo M. Santorelli, si lavora allo studio preclinico sulla paraparesi spastica ereditaria causata da alterazioni del gene SPG56.

Ricerca

Riconosciuto in via sperimentale un contributo nella misura del 17 per cento

È stato riconosciuto in via sperimentale, per l'anno 2021, un contributo nella misura del 17 per cento, e comunque nel limite di spesa complessivo di 11 milioni di euro, delle spese sostenute da Enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l'acquisto di reagenti e apparecchiature destinate alla ricerca scientifica. L'efficacia della disposizione è subordinata all'autorizzazione della Commissione Europea in materia aiuti di Stato e dovrà essere attuata tramite decreto del Ministero della Salute.

EUROlinkCAT

Il sondaggio è rivolto ai genitori e tutori di bambini tra 0 e 10 anni affetti da labioschisi, spina bifida, cardiopatia congenita o sindrome di Down

Fino al 31 luglio è possibile partecipare all’indagine EUROlinkCAT sulla necessità di informazioni e supporto per i genitori di bambini con anomalie congenite. Il sondaggio, nello specifico, è dedicato ai caregiver di bambini tra 0 e 10 anni affetti da labioschisi, spina bifida, cardiopatia congenita che ha richiesto un intervento chirurgico o sindrome di Down.

DNA

Lo studio è importante per tentare di migliorare e personalizzare le strategie terapeutiche

Genova – È la mutazione di un gene la causa del malfunzionamento neuronale che determina l’insorgenza di diverse malattie genetiche rare parossistiche, quali l’epilessia infantile e le discinesie, legate a un’anomala trasmissione dei segnali tra le cellule del cervello. Il gene è PRRT2 e la sua mutazione altera l’azione dello ione calcio, fondamentale per il corretto funzionamento della comunicazione tra neuroni. La scoperta è stata realizzata dai ricercatori del Centro di Neuroscienze e Tecnologie Sinaptiche dell’Istituto Italiano di Tecnologia presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università di Genova, guidati da Fabio Benfenati e Pietro Baldelli. Pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Cell Reports, lo studio è stato sostenuto da finanziamenti di Fondazione Telethon e Compagnia di San Paolo e dal progetto europeo Eranet nell’ambito di Horizon 2020.

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