Ricerca

L’iniziativa supporterà ricercatori in infettivologia, oncologia, oncoematologia e terapie cellulari. Candidature aperte fino al 20 aprile 

Milano – Riparte il “Fellowship Program”, il bando di concorso promosso da Gilead Sciences a sostegno di ricercatrici e ricercatori italiani con idee brillanti da trasformare in concrete realtà progettuali per promuovere l’innovazione e la conoscenza scientifica nell’area delle patologie infettive, dell’oncologia, dell’oncoematologia e delle terapie cellulari.

Al Bando possono partecipare ricercatrici e ricercatori di enti di ricerca e cura di tutto il Paese (ospedali, Università, fondazioni di ricerca ed enti della sanità pubblica) che presentino progetti di natura scientifica o socio-sanitaria in grado di migliorare gli esiti della malattia e la qualità di vita dei pazienti o favorire il raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica. Cinque le aree di riferimento per i progetti: HIV, epatite D, infezioni fungine invasive, tumore al seno, linfomi e leucemie. Non sono ammessi studi interventistici, studi clinici, preclinici e retrospettivi che prevedano la valutazione dell’effetto biologico, dell’efficacia e/o della sicurezza dei trattamenti farmacologici.

Nelle prime 10 edizioni del Fellowship Program, grazie a un sostegno economico di quasi 9 milioni di euro sono stati realizzati oltre 360 progetti. Un sostegno che, oltre ad aver avuto ricadute positive sulla pratica clinica, ha consentito una importante produzione scientifica presentata a congressi, pubblicata o in corso di pubblicazione su riviste nazionali o internazionali. Progetti di rilevanza nazionale e locale per lo screening e il contrasto delle malattie infettive.

I progetti potranno essere presentati fino a mercoledì 20 aprile accedendo al sito dedicato all’iniziativa. Sullo stesso sito verrà pubblicato, entro il 15 luglio, l’elenco degli assegnatari dei fondi a disposizione, selezionati in base a criteri predefiniti dalla Commissione giudicatrice del Bando formata da esperti indipendenti.

Ciascun progetto selezionato e ritenuto meritevole da parte della Commissione Giudicatrice, riceverà un premio del valore di 30mila euro.

“Siamo molto orgogliosi di rinnovare, per l’undicesimo anno, l’impegno di Gilead a sostegno della migliore ricerca scientifica italiana nelle aree dell’infettivologia, dell’oncologia e dell’oncoematologia”, afferma Cristina Le Grazie, Direttore Medico Gilead Sciences Italia. “Nelle prime dieci edizioni del Bando, grazie alla dedizione delle ricercatrici e dei ricercatori italiani è stato possibile trasformare semplici idee in progetti concreti che hanno generato risultati di grande valore scientifico e clinico. Siamo certi che anche quest’anno riusciremo a ridefinire e ampliare così gli orizzonti di ciò che in ambito scientifico è possibile realizzare”.

Anche quest’anno una particolare attenzione verrà prestata alle tematiche etiche con il riconoscimento del Premio speciale Mauro Moroni. Ai 5 progetti che si distingueranno dal punto di vista della valenza sociale e dell’individuazione e descrizione delle modalità di gestione delle possibili criticità etiche (tra queste, ad esempio, il rispetto della normativa sulla privacy, l’eventuale presenza di conflitti di interesse, l'equa rappresentanza di genere tra il personale di ricerca o il coinvolgimento di pazienti minorenni) verranno assegnati 5 premi da 5.000 euro ciascuno.

Riconfermato anche quest’anno il Premio speciale sul coinvolgimento attivo del paziente, anche questo del valore di 5mila euro, destinato ai cinque migliori progetti che prevedano un coinvolgimento attivo dei pazienti nel disegno e nella conduzione del progetto. 

Le proposte progettuali presentate al Bando dovranno essere riferite alle seguenti tematiche:

HIV

- Gestione del paziente con infezione da HIV per supportare il successo terapeutico a lungo termine (LTTS) con particolare attenzione a progettualità di counselling per l’ottimizzazione dell’aderenza/qualità di vita (in pazienti con comorbidità, aging, weight gain, disturbi a carico del SNC) o di supporto al paziente (psicologico o nutrizionale).

- Modelli e percorsi gestionali in HIV, in particolare anche in considerazione dell’attuale contesto pandemico da COVID-19, per ottimizzare lo screening & linkage to care e il follow-up digitale e/o con telemedicina.

PATOLOGIE DEL FEGATO

- Gestione del paziente con infezione da HDV: modelli organizzativi e di network, percorsi diagnostico-terapeutici e progetti di counseling per l’ottimizzazione dell’aderenza e della qualità di vita.

PATOLOGIE ONCOEMATOLOGICHE E TERAPIA CELLULARE

- Epidemiologia e caratterizzazione delle sottopopolazioni di pazienti affetti dalle patologie di cui sopra, inclusa l’identificazione di markers prognostici e predittivi.

- Diagnostica e gestione clinica del paziente.

- La qualità di vita e i bisogni dei pazienti e dei loro caregiver.

- Modelli e percorsi gestionali dei pazienti affetti dalle patologie su citate, con particolare riferimento al referral presso i centri qualificati per l’erogazione delle terapie CAR-T.

PATOLOGIE ONCOLOGICHE

- Diagnostica e gestione clinica della paziente.

- Qualità di vita per le pazienti con malattia avanzata, il vissuto e i bisogni delle pazienti e dei loro caregiver.

- Impatto della pandemia COVID-19 sulla pratica clinica e sui modelli di diagnosi precoce e gestione clinica.

INFEZIONI FUNGINE INVASIVE

- Modelli di AntiFungal Stewardship (AFS) per ottimizzare il percorso di diagnosi e/o gestione delle infezioni fungine invasive nel setting ematologico e/o delle terapie intensive.

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