Il risultato è stato ottenuto da ricercatori della Thomas Jefferson University di Philadelphia

Spengere una proteina mutante per fermare la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA): è questo ciò che sono riusciti a fare, per ora solamente nei topi da laboratorio, un gruppo di ricercatori della della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Il risultato del loro lavoro è stato recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Investigation ed apre una speranza per il futuro per combattere le forme di SLA familiare, una piccolissima parte del totale. Gli scienziati hanno infatti mostrato che intervenendo precocemente, prima che il danno nei neuroni sia grave, spengendo questa proteina permette anche, nei roditori, di recuperare delle funzionalità perdute. La proteina da disattivare è la TDP-43, prodotta in forma anomala da un genere mutante. Nella sperimentazione si è mostrato che mettendola in condizioni di non esprimersi gli animali, laddove si fosse fatto in intervento in fase precoce della malattia, riuscivano a recuperare alcuni movimenti perduti, cosa che invece avveniva in misura decisamente minore se i motoneuroni avevano già subito un danno consistente.
Ciò significherebbe anche, secondo i ricercatori, che la proteina TDP-43 mutante nei motoneuroni sarebbe sufficiente a dare origine alla Sla familiare e ad alimentarne la progressione.

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