Il tempo che trascorre tra l’esordio di una malattia rara e la sua corretta diagnosi è ancora un punto dolente per molte patologie. Un discorso che vale anche per le neoplasie endocrine multiple (MEN), per le quali nel 40% dei casi la prima diagnosi è scorretta. Questo è quanti emerge, insieme a una serie di altri dati, dall’indagine "Costo sociale e bisogno assistenziale nelle malattie rare", condotta dall'Istituto per gli Affari sociali (Ias), in collaborazione con Uniamo-FIMR Onlus, Orphanet-Italia e Farmindustria.
I dati sono stati presentati oggi a Milano in occasione dell'anteprima del Congresso Internazionale sulle patologie in questione, che vedrà riuniti i maggiori esperti italiani e internazionali di endocrinologia, gastroenterologia e chirurgia a Gubbio dal 16 al 18 settembre.
“È la seconda volta che gli specialisti che si occupano di neoplasie endocrine multiple si ritrovano in Italia", afferma Maria Luisa Brandi, presidente del workshop insieme a Francesco Tonelli e membro del comitato scientifico internazionale. "Durante i tre giorni di lavori congressuali, faremo il punto sulle novità in campo terapeutico e ci confronteremo sulla prevenzione e sul miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da MEN. Inoltre, al termine del workshop, rivedremo le linee guida internazionali sulle MEN, che vennero stilate per la prima volta in Italia nel 2000''.
Oggi, rispetto al passato, la situazione che riguarda le MEN è notevolmente migliore: test genetici mirati permettono di individuare le ghiandole interessate dalle neoplasie, e le terapie mediche e chirurgiche garantiscono ai pazienti una maggiore sopravvivenza. ''Un aspetto sul quale invece c'è ancora tanto da fare è il riconoscimento precoce delle sindromi MEN'', continua Brandi. ''Questo è il vero problema da risolvere affinché queste patologie possano essere affrontare al loro esordio, limitandone la gravità. Troppo spesso, infatti, prima che il paziente colpito da una neoplasia endocrina multipla arrivi nello studio medico o nel Centro di riferimento più indicati per la cura della patologia è trascorso troppo tempo''.
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