GERMANIA - Merck e Pfizer hanno recentemente intrapreso un nuovo studio clinico di Fase III sulla terapia sperimentale avelumab per il trattamento di prima linea del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Il processo d'indagine, denominato 'JAVELIN Lung 100', è progettato per valutare la sicurezza e l'efficacia di avelumab rispetto a un regime chemioterapico a base di platino, e verrà condotto su un gruppo di pazienti affetti da tumore NSCLC in stadio avanzato e positivo al cosiddetto 'ligando di morte programmata 1' (PD-L1).
Avelumab è un anticorpo monoclonale interamente umano concepito per dirigersi contro la proteina PD-L1. Il farmaco, sviluppato in collaborazione da Merck e Pfizer, agisce stimolando una sorta di reazione antitumorale da parte del sistema immunitario.
Lo studio 'JAVELIN Lung 100' vedrà coinvolti circa 420 pazienti e si svolgerà in più di 240 centri medici dislocati in Africa, Asia, Europa e America. L'endpoint primario della sperimentazione è rappresentato dal tasso di PFS (sopravvivenza libera da progressione) raggiunto dai partecipanti. In aggiunta, verrà monitorata una serie di parametri relativi alla sopravvivenza generale, alla risposta obiettiva, alla qualità della vita dei partecipanti, alla tollerabilità della terapia e all'indice di PFS nei soggetti con forme di tumore fortemente positivo a PD-L1.
Oltre a 'JAVELIN Lung 100', un altro studio clinico di Fase III è attualmente in atto con l'obiettivo di valutare l'impiego di avelumab per il trattamento di pazienti affetti da NSCLC.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato stampa aziendale.
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