Prof. Mattucci Cerinic: “Solo un approccio collaborativo garantisce l’eccellenza”
SIR - AIPO e SIMER collaborano per individuare i campanelli d'allarme per il sospetto diagnostico

In occasione del il 5° Congresso Internazionale di Malattie Respiratorie Rare presieduto dal dott. Sergio Harari, si sono riuniti a  Milano dall’8 al 9 febbraio 2013 i principali esperti mondiali sulle malattie rare polmonari.
Al convegno si è parlato di patologie come la fibrosi polmonare idiopatica e l’ipertensione arteriosa polmonare, ma anche di malattie reumatologiche con interessamento polmonare, grazie al contributo del Prof. Mattucci Cerinic,  Professore ordinario Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Direttore della Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università degli Studi di Firenze, nonchè membro del nostro comitato scientifico.

“Sia i pazienti reumatici che pneumologici  possono presentare sintomi  e segni che, se riconosciuti precocemente, possono assicurare ai pazienti  una diagnosi in tempo reale delle malattie reumatiche e pneumologiche che li provocano. Ciò si può raggiungere solo con una stretta cooperazione tra le due specialità, con la definizione di percorsi condivisi frutto di uno sforzo collaborativo, tuttora in atto,  tra  SIR (Società Italiana di Reumatologia), AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) e SIMER (Società Italiana di Medicina Respiratoria). Tale sforzo dovrebbe portare alla definizione delle “red flags” cioè dei sintomi e segni  più frequenti sia reumatici che pneumologici, che dovrebbero aiutare il medico ad una rapida identificazione delle malattie più a rischio e  rapidamente inviare il paziente presso i centri specializzati dedicati alla cura di queste malattie” afferma il prof Marco Matucci Cerinic, presidente della SIR.

Il dottor Harari, presidente del Congresso, aggiunge: “Spesso le malattie reumatiche si complicano con interessamento polmonare, ad esempio i pazienti con sclerodermia possono sviluppare quadri di fibrosi polmonare e/o di ipertensione polmonare. Per questo è molto importante che pneumologo e reumatologo lavorino a stretto contatto e collaborino costantemente. Questa è stata la ragione per la quale una parte importante del programma di questo convegno è stata dedicata a questi temi. Si stanno inoltre sviluppando anche a livello internazionale importanti progetti cooperativi che permettano un approccio unitario a queste malattie sia dal punto di vista reumatologico che da quello respiratorio.
L’interdisciplinarietà e la trasversalità sono gli assi portanti sui quali si è voluto sviluppare la filosofia di questo congresso: passano dall’asma grave, alla fibrosi polmonare, al tumore, alle malattie del connettivo. Aprire gli orizzonti scientifici spaziando in campo diversi  e coinvolgendo specialisti di branche diverse della medicina (pneumologi, cardiologi, reumatologi, immunologi, oncologi) permette di esplorare meccanismi patogenetici comuni alle malattie rare e sperimentare approcci terapeutici innovativi integrando le diverse conoscenze specialistiche”.

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