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Disabilità, accessibilità e sport: a che punto siamo?

In occasione dell’ottavo appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale saranno intervistati i Parlamentari della XIX Legislatura su temi di interesse nell’ambito delle malattie rare, Osservatorio Malattie Rare ha intervistato l’On. Valentina Grippo, Vicepresidente della Commissione VII “Cultura, scienza e istruzione” della Camera dei Deputati (clicca QUI o sull’immagine dell’articolo per guardare il video).

In Italia c’è un problema rilevante e di carattere generale in tema di accessibilità per le persone con disabilità. Il Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236, che disciplina la materia, è infatti un riferimento un po’ debole perché si concentra sul prevedere l’accessibilità e non su di una garanzia di fruibilità. Con riguardo agli eventi culturali, sportivi, eccetera, non basta l’indicazione di ricavare un numero adeguato di posti accessibili, ma occorrono anche prescrizioni su come farli e dove collocarli per garantire la fruibilità piena dell’evento. Quella che abbiamo in Italia, di fatto, è una normativa sull’accessibilità in generale un po’ vecchia, che avrebbe bisogno di essere rivista e adeguata all’ art. 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con disabilità.

Sul tema, l’On. Grippo, nel corso dell’intervista, ha evidenziato che l’Italia è molto indietro e, anche per questa ragione, ha presentato di recente un’interrogazione parlamentare sulla necessità di finalizzare la completa attuazione della legge delega sulla disabilità. Dichiara infatti che “dovremmo arrivare a pensare le nostre città e abitazioni prive di barriere perché una città a misura di tutti è una città migliore. Se ci diamo questo orizzonte possiamo ottenere una rivoluzione culturale. Dobbiamo andare verso una società che abbia questa impostazione”. A riguardo, infatti, ha continuato l’On. Grippo, “abbiamo anche presentato degli emendamenti alla Legge di bilancio ma non sono stati ammessi”.

Il secondo tema che l’On. Grippo ha approfondito è l’importanza dello sport per le persone con disabilità.  Non è da molto che lo Stato italiano ha deciso di riconoscere “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme”. Lo scorso 20 settembre è infatti terminato l’iter legislativo per l’approvazione del disegno di legge costituzionale che inserisce lo sport in Costituzione, modificando l’Art. 33 e introducendo un nuovo comma. Nonostante questa novità, il nuovo Nomenclatore degli ausili e le protesi, che sarà pienamente operativo il 1° aprile 2024 e renderà fattivo il recepimento dei LEA previsti dal DPCM 2017, non presenta, all’interno dell’elenco di dispositivi, gli ausili da utilizzare per l’attività sportiva.

A riguardo, la Grippo ha evidenziato che il primo atto normativo che ha fatto da neo eletta è stato proprio quello di presentare la legge costituzionale per l’inserimento dello sport in Costituzione perché da consigliera regionale aveva notato la mancanza di questa cornice.

Citando poi l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’On. Grippo ha sottolineato “che lo sport è uno strumento formidabile perché la persona con disabilità che può fare movimento ne trae un giovamento enorme”. Ha infine aggiunto che è sua intenzione presentare un’interrogazione parlamentare specifica sul tema delle tariffe degli ausili perché “se consideriamo lo sport quale strumento di prevenzione, non possiamo poi non stanziare le risorse per renderlo accessibile”.

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