La diagnosi pre-impianto per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche è realtà: oggi una delle due coppie ricorrenti in Corte Costituzionale si è recata presso un ospedale pubblico, il Sant’Anna di Roma, ed ha avuto accesso all’iter per eseguire la tecnica di fecondazione assistita. Come previsto dalla sentenza della Consulta, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 5 giugno scorso, è stato necessario solamente portare il certificato di un medico che attestava il rischio di una interruzione di gravidanza, in base  a quanto previsto dall'art. 6 della legge 194/78.

Dichiarano gli avvocati Filomena Gallo (Segretario dell’Associazione Luca Coscioni), Gianni Baldini, Angelo Calandrini, legali della coppia: “Questa notizia dimostra senza alcun dubbio che non serve alcun intervento parlamentare per eseguire la diagnosi pre-impianto per le coppie fertili che potrebbero trasmettere una patologia al figlio. Dunque, come ribadito dalla pubblicazione della sentenza, non esiste alcun vuoto normativo. Questo risultato, ottenuto in 11 anni di battaglia, rappresenta davvero una bellissima vittoria che porterà alla nascita di molti bambini per tutte le coppie affette da patologia genetica o portatrici di malattie geneticamente trasmissibili che vorranno legalmente scegliere di accedere ad indagini cliniche diagnostiche nel proprio Paese. E’ una vittoria delle libertà individuali che nel nostro Paese corrispondono ancora a diritti costituzionalmente rilevanti”.
 
Concludono Mariacristina e Armando: “In questo periodo ci sono stati momenti di sconforto, solitudine ma anche di grande emozione e di speranza. Abbiamo combattuto con l’Associazione Luca Coscioni per ottenere il rispetto di un diritto che, finalmente, lo scorso maggio è stato pienamente riconosciuto dalla Corte Costituzionale a noi e a tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione. Sembra una cosa strana perfino scriverla ma nel XXI secolo in Italia ci siamo dovuti battere solo per provare a diventare un papà e una mamma come tutti gli altri. Oggi è un giorno meraviglioso per noi perché dopo tanti anni vediamo più vicino il desiderio di costruire una famiglia”.

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