Terza dose vaccino Covid ai fragili

Secondo le indicazioni ministeriali la dose booster sarà ora dedicata a fibrosi cistica, malattie neurologiche, endocrinopatie severe, malattie cerebrovascolari, emoglobinopatie, anemie e disabilità grave (ai sensi della Legge 104/92 art. 3 comma 3)

Con la Circolare 0045886-08/10/2021 il Ministero della Salute ha allargato la platea delle categorie di cittadini per cui è autorizzata la somministrazione della terza dose “booster” di vaccino, tra gli altri, per persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni, sulla base di una tabella inserita all’interno della stessa Circolare. Cerchiamo dunque di chiarire per chi attualmente è raccomandata in via prioritaria la terza dose di vaccino anti Covid-19.

LA SOMMINISTRAZIONE DELLA TERZA DOSE, AGGIORNATA A OTTOBRE 2021

A seguito della decisione presa da EMA in data in data 4 ottobre 2021, la CTS di AIFA ha autorizzato la possibilità di somministrazione di una dose booster di vaccino a mRNA, a distanza di almeno 6 mesi dalla seconda dose (ovvero dal completamento del ciclo primario). Come diretta conseguenza, dopo il via alla somministrazione della per immunodeficienze, patologie oncologiche, trapiantati e altre specifiche condizioni, dal Ministero della Salute sono arrivati – nell’ordine – l’ok all’apertura per le prenotazioni per la dose booster a cittadini over 80 e personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani (Circolare Ministeriale 0043604-27/09/2021) e l’autorizzazione alla terza inoculazione vaccinale per:

  • esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, secondo le attuali indicazioni;
  • persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni (allegato 2 Circolare Ministeriale);
  • soggetti di età ≥ 60.

Di seguito la tabella inserita nell'Allegato 2:

Aree di patologia/condizione

Definizione della condizione*
Malattie respiratorie - Fibrosi polmonare idiopatica;
- Malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia.
Malattie cardiocircolatorie

- Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone;
- Sclerosi multipla;
- Distrofia muscolare;
- Paralisi cerebrali infantili;
- Miastenia gravis;
- Patologie neurologiche disimmuni.

Diabete / altre endocrinopatie severe - Diabete di tipo 1;
- Diabete di tipo 2 in terapia con almeno 2 farmaci per il diabete o con complicanze;
- Morbo di Addison;
- Panipopituitarismo.
Malattie epatiche - Cirrosi epatica
Malattie cerebrovascolari - Evento ischemico-emorragico cerebrale con compromissione dell’autonomia neurologica e cognitiva; - Stroke nel 2020-21; - Stroke antecedente al 2020 con ranking ≥ 3.
Emoglobinopatie - Talassemia major;
- Anemia a cellule falciformi;
- Altre anemie gravi.
Altro - Fibrosi cistica;
- Sindrome di Down;
- Grave obesità (BMI >35).
Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica) - Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3 comma 3

*Ove i soggetti con tale condizione non siano già stati incusi, nelle categorie per i quali è stata già avviata in via prioritaria la somministrazione di una dose addizionale come da circolare prot. n° 41416 del 14/09/2021, in ragione di uno stato di marcata compromissione della risposta immunitaria.

NUOVA TABELLA, VECCHIE QUESTIONI

Questa tabella ricalca più o meno fedelmente la famigerata Tabella 1 delle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 del 10 marzo 2021 sui cui lo Sportello Legale dell’Osservatorio Malattie Rare è più volte tornato per denunciare l’incongruenza di alcune definizioni di patologia e soprattutto l’assenza di rispondenza specifica con i codici di esenzione R, che impedisce la riconducibilità alle patologie rare più a rischio di conseguenze gravi in caso di contagio.

LE MALATTIE RARE DA VACCINARE CON PRIORITÀ SONO COMPRESE NELLA LISTA? 

Nell’aprile 2021 la lista prevista dalla tabella 1, recante l’elenco delle principali condizioni caregorizzate sotto il cappello di “fragilità”, è stata estesa con l’elenco delle malattie rare da vaccinare con priorità. Un elenco di 115 codici di esenzione (rispondenti a singole malattie o gruppi di patologie) redatti dal Tavolo Interregionale per le Malattie Rare che è stato adottato da una parte delle Regioni per estendere la priorità vaccinale.

Non è assolutamente chiaro se l’elenco delle malattie rare possa considerarsi o meno incluso nella lista delle priorità per la terza dose.
Ancora una volta si demandano alle regioni le disposizioni operative, rischiando di creare disparità di accesso alle vaccinazioni, ma soprattutto di generare ulteriore confusione specie per chi presenta una o più patologie non esplicitate in questa tabella.

Se le persone non trovano la corrispondenza diretta con la propria patologia negli elenchi non hanno idea di cosa devono fare – spiega lo Sportello Legale OMaR – e rischiano di non vaccinarsi mettendo a repentagli la loro salute. Non prendere in considerazione l’elenco delle malattie rare vuol dire demandare la responsabilità ai medici di medicina generale, che non sempre sono in grado di supportare adeguatamente i pazienti. Il che rischia di generare ulteriore confusione, ritardando le vaccinazioni o addirittura favorendo il rifiuto vaccinale. Riceviamo ancora troppe richieste da parte di persone in condizione di fragilità che vogliono consultare la lista delle malattie esenti da vaccino. Quella lista non esiste, le condizioni di non vaccinabilità sono esenzioni rare, mentre le malattie rare corrispondono a una priorità vaccinale, nella quasi totalità dei casi.”

 

INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA SALUTE

Delle criticità legate alla somministrazione della terza dose booster alle categorie più fragili si è fatta portavoce anche l’On. Lisa Noja (Italia Viva) attraverso un’interrogazione rivolta al Ministro della Salute nel corso della seduta camerale di ieri (14 ottobre).

“La ratio con cui vengono stabilite tali priorità vaccinali – si legge nel testo dell’interrogazione – sembra essere quella di ampliare il più possibile la protezione dei soggetti più fragili e vulnerabili alle conseguenze del Covid-19, anche aumentando l'immunizzazione dei soggetti in situazione di loro prossimità; non è chiaro, tuttavia, se le predette circolari (ndr Circolare 0043604-27/09/2021 e Circolare 0045886-08/10/2021) debbano essere interpretate nel senso di individuare, per la somministrazione della terza dose, le categorie prioritarie già indicate dalle Raccomandazioni ad interim, includendo tra i soggetti con precedenza anche le persone con disabilità grave, ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della legge n. 104 del 1992, nonché genitori, familiari conviventi e caregiver”.

La risposta fornita dal Ministero precisa che nel testo della Circolare più recente i portatori di handicap grave ai sensi della Legge 104 sono già inseriti come soggetti prioritari per la somministrazione della terza dose e che, invece, “in relazione ai familiari e conviventi dei soggetti con disabilità grave, al momento non inclusi, si rappresenta che le dosi booster sono a favore di soggetti con maggiore rischio di sviluppare malattia grave e morte a seguito di infezione da SARS-CoV-2 e alto livello di esposizione all’infezione: i familiari e conviventi dei soggetti con disabilità grave, se giovani (< 60 anni), immunocompetenti e non ad alto rischio di esposizione, hanno un’alta probabilità di beneficiare della protezione conferita da un ciclo vaccinale di base, come il resto della popolazione generale”.

“La strategia di offerta vaccinale – conclude il Ministro – a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico”. L’interrogativo sui malati rari e, più in generale, sulla mancanza una lista di “non vaccinabilità” resta dunque ancora aperto.

 

 

 

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