L’azienda farmaceutica Bellerophon Therapeutics ha annunciato che l'impiego del suo inalatore di ossido nitrico (iNO) sembrerebbe associato ad un miglioramento significativo sia della pressione sanguigna che della capacità di esercizio in pazienti affetti da ipertensione polmonare associata a fibrosi polmonare idiopatica. Il dato proviene da uno studio di fase IIb condotto su quattro pazienti, che è stato presentato a Washington (USA) al congresso annuale dell'American Thoracic Society (ATS), svoltosi lo scorso weekend.
Lo strumento portatile sviluppato da Bellerophon Therapeutics, denominato INOpulse®, ha veicolato in modo continuo ossido nitrico per via inalatoria in pazienti ambulatoriali, a dose fissa controllata, legata al peso corporeo, indipendentemente dalle variazioni del tasso respiratorio durante lo svolgimento di attività fisica o del sonno notturno.
La prima parte dello studio ha valutato la dose polmonare di ossido nitrico inalato (iNO) e l'effetto di questo composto su parametri reologici del sangue. La seconda parte, invece, ha testato l'effetto di iNO sulla capacità di esercizio dopo un mese di trattamento.
I risultati hanno evidenziato un miglioramento in tutti i pazienti trattati, con una riduzione media della pressione arteriosa polmonare sistolica (sPAP) pari al 14% nel corso dello studio. Inoltre, i pazienti in terapia hanno sperimentato una migliore capacità di esercizio a seguito del trattamento. In media, è stato documentato un incremento della distanza percorsa al test della deambulazione 6MWT pari a 75 metri, rispetto al basale. La ridotta pressione polmonare ha portato ad una respirazione e a un'ossigenazione del sangue più efficienti, condizioni che spiegano i miglioramenti relativi alla capacità di esercizio.
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