In occasione della European Biotech Week, un'iniziativa europea coordinata a livello nazionale da Assobiotec – Federchimica, giovedì 29 settembre, la città di Pavia diventerà protagonista di una giornata aperta a tutti all’insegna delle biotecnologie. L’evento, intitolato 'Malattie rare e genetiche: il futuro è già presente', è organizzato da Argon Healthcare con il patrocinio della Fondazione Salvatore Maugeri, e racconterà i nuovi traguardi raggiunti nel campo della sanità e delle malattie rare grazie all’innovazione scientifica e biotecnologica, i cambiamenti radicali già in corso e gli interrogativi che si stanno aprendo.

L’appuntamento è previsto per il 29 settembre a Pavia, presso il Centro Congressi della Fondazione Salvatore Maugeri, e vedrà l’alternarsi di autorevoli voci provenienti dal mondo della scienza, dei pazienti, della comunicazione e dell’economia. Voci in grado di sollevare un dibattito costruttivo e far riflettere sull’impatto dei cambiamenti in atto.

L'evento è gratuito e aperto al pubblico. Per l'adesione si può inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure registrarsi con un semplice click su http://bit.ly/2cyyO5S

“'Non penso mai al futuro, arriva così presto', diceva Albert Einstein, una frase che abbiamo scelto per introdurre il tema e che troviamo particolarmente indicata per raccontare le biotecnologie. Grazie ad esse infatti stiamo attraversando un’era di cambiamento che qualcuno etichetta come uno 'tsunami'. Una copertina della rivista Time già 22 anni fa sosteneva 'Genetica: il futuro è adesso'. Siamo perciò consci della responsabilità di mantenere un continuo dialogo con l’opinione pubblica sulle potenzialità e le promesse della rivoluzione in atto, non derogando mai al principio dell’obiettività e dell’onestà intellettuale, che ottimizza le ricadute traslazionali del progresso scientifico, governa le facili illusioni ed erge una barriera nei confronti della pubblicità ingannevole. Siamo in sostanza dei testimoni privilegiati di un’epoca di forte accelerazione scientifica nella quale il progresso biotecnologico ridisegna il futuro nostro e dei nostri figli”, ha affermato Bruno Dallapiccola, Professore di Genetica Medica e Direttore Scientifico Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che aprirà i lavori.

“Le nuove biotecnologie”, osserva Silvia Priori, direttore scientifico di Fondazione Salvatore Maugeri e ordinario di Cardiologia molecolare all'Università di Pavia, “sono state rapidamente incorporate nella pratica clinica per migliorare il processo diagnostico, ottimizzare la predizione della prognosi e per introdurre cure innovative. Una vera e propria rivoluzione culturale che insieme all’entusiasmo fa sorgere importanti quesiti etici, dubbi di sostenibilità economica e problemi di comunicazione al pubblico. La sfida che il mondo scientifico deve affrontare”, conclude Priori, “è quella di essere parte attiva nel garantire l’informazione obiettiva, trasparente e responsabile circa la applicabilità clinica delle nuove metodologie”.

“Anche i pazienti possono avere un ruolo chiave nel percorso legato alla ricerca clinica, è però necessaria un’adeguata formazione, spiega Paola Kruger – Paziente Esperto EUPATI di Accademia dei Pazienti – poiché comprendere il percorso di ricerca e sviluppo dei farmaci permette di esprimere le necessità legate alla propria patologia e di identificare le aree in cui i pazienti possono dare un contributo attivo. Il progetto EUPATI è un esempio di formazione e trasformazione di pazienti in Pazienti Esperti grazie ad un percorso certificato che fornisce esperienze e competenze a pazienti di tutte le patologie”.

“In un ambito come quello delle biotecnologie e un contesto come quello delle malattie rare anche la comunicazione si evolve rapidamente adattandosi ai nuovi canali, alle nuove esigenze, ai nuovi target, alle nuove sfide; la comunicazione dell’innovazione non è, infatti, separabile dall’innovazione stessa”, asserisce Massimo Vergnano, Amministratore Delegato di Argon Healthcare. “Nel settore delle biotecnologie l’Italia riveste un ruolo di primo piano, e quindi di responsabilità, e si confronta con modelli all’avanguardia di divulgazione che devono essere incentrati sull’etica, sulla trasparenza e sulla partecipazione. Senza creare barriere e abbandonare i pazienti ma coinvolgendoli in questa nuova rivoluzione della scienza. La settimana europea delle biotecnologie è un esempio in questo senso”.

Per informazioni:
Ufficio Stampa - Argon Healthcare
Miriam Lupia: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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