Tra i primi obiettivi un registro europeo per monitorare gli effetti avversi dei farmaci sul lungo periodo
A partire dal prossimo anno ci sarà un’italiana alla guida dell’Ectrims, il comitato europeo per la ricerca e il trattamento della Sclerosi Multipla. Si tratta della professoressa Maria Trojano, neurologa dell'università degli Studi di Bari, che proprio giovedì scorso è stata designata futura presidente nel corso del convegno annuale dell’Ectrims tenutosi ad Amsterdam. La Trojano è già ora vicepresidente e inizierà il suo mandato l'anno prossimo in occasione del meeting 2012 dell'Ectrims, che si terrà a Lione dal 10 al 13 ottobre. Proprio nel corso dell’Ectrims appena concluso sono state delineate le priorità per il prossimo futuro. La prima è la formazione di giovani ricercatori e la seconda la centralizzazione a livello europeo dei dati su malattia e pazienti, per terapie migliori e più sicure. “Occorre – ha detto la professoressa Trojano - facilitare lo scambio di ricercatori fra i vari Paesi europei e sostenere la formazione. Ho chiesto e ottenuto di raddoppiare da 2 a 4 le borse di studio finanziate dall'Ectrims, che permette ai giovani di vari Paesi di trascorrere un periodo in un centro ricerca straniero. Contiamo di dedicare particolare attenzione ai ricercatori delle nazioni meno sviluppate, dell'Est Europa ma anche di altri continenti, per esempio dall'Africa. Abbiamo inoltre in programma di organizzare una Summer school annuale che dovrebbe debuttare nel 2012 proprio in Italia, a Chieti. Non è un caso perché il network italiano è considerato un modello di grande qualità. Siamo corteggiatissimi in tutto il mondo”.
Per quanto riguarda invece l’aggregazione dei dati l’idea è quella di creare un registro europeo dei pazienti affetti da sclerosi multipla anche al fine di poter attuare un maggiore controllo sulle cure e sugli eventuali effetti avversi dei farmaci.
“Oggi - ha detto la professoressa Trojano - sono in aumento i nuovi farmaci contro questa patologia; certamente armi di maggiore efficacia contro la malattia, ma essi pongono tuttavia un problema di controllo in termini di sicurezza». Oggi, spiega l'esperta, «il metodo per il controllo della sicurezza dei farmaci è rappresentato dai trial clinici nel breve termine, ma questa metodologia non può appunto svelare eventuali eventi avversi e rari nel lungo termine. Sono anche effettuati monitoraggi post-commercializzazione dei vari medicinali, ma tutto ciò non basta. C'è bisogno di nuove strategie”.
Da qui l'idea di un registro europeo dei pazienti di Sclerosi Multipla che riporti la storia clinica completa di ogni malato. Obiettivo è appunto quello di un costante monitoraggio degli eventi avversi legati ai farmaci. Il Registro, ha precisato Trojano, “rappresenta un cambiamento nel concetto di sorveglianza, che passa da un approccio focalizzato sul farmaco ad uno focalizzato sul paziente e la sua storia a 360 gradi”. Esistono già dei Registri a livello nazionale, ed anche l'Italia ne ha uno: è il registro IMED WEB, che raccoglie ad oggi i dati di circa 20.000 pazienti da 37 centri che collaborano attivamente. Il server centrale per la raccolta dei dati è gestito dall'Istituto Mario Negri Sud di Chieti. Ma il grande progetto ora, rileva la neo-presidente Ectrims, è proprio quello di “arrivare ad istituire un unico Registro europeo che raccolga i dati di tutti i pazienti di tutte le nazioni. Finalmente si va verso questa direzione, poiché la centralizzazione dei dati a livello Ue è fondamentale anche per uno scambio di informazioni e pratiche tra i medici”.
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