Giuseppe Conte

Il Presidente Giuseppe Conte: “L’Italia intera è da considerarsi zona rossa”

Ieri sera, in diretta nazionale, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la predisposizione di un Decreto recante nuove misure destinate a contenere e contrastare la diffusione della malattia virale COVID-19 sull’intero territorio nazionale, un provvedimento che integra perfettamente il messaggio “Io sto a casa” (#iostoacasa) fino ad oggi diffuso dal Governo. Il nuovo Decreto, firmato il 9 marzo 2020, estende a tutto il Paese le misure precedentemente adottate per le cosiddette “zone rosse”; è entrato in vigore oggi, 10 marzo 2020, e produrrà i suoi effetti fino al 3 aprile 2020.

Allo scopo di arginare il diffondersi del Coronavirus SARS-CoV-2 e della malattia associata, il cosiddetto COVID-19, è necessario evitare ogni spostamento personale, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità, ovvero da motivi di salute. Tali esigenze devono essere riportate all’interno di un’autodichiarazione che va preparata sulla base di un apposito modulo, scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno.

Con il nuovo Decreto, vengono innanzitutto rinnovate le precedenti disposizioni relative alla sospensione di tutte le manifestazioni organizzate, degli eventi in luogo pubblico o privato, dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, di tutte le attività di formative e delle attività di palestre, centri sportivi, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza; in aggiunta, vengono vietate, ora, tutte le forme di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Continuano, inoltre, ad essere chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura, e permane la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari, ovvero in modalità telematica.

Con il nuovo provvedimento, è comunque garantito l’accesso ad attività commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità, purché siano rispettate modalità di accesso contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, mantenendo tra gli individui la distanza di almeno un metro. 

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