Malattie cardiovascolari, il contest Aderire per Vincere

Su 15 milioni di italiani trattati per ipertensione e scompenso cardiaco meno della metà segue le indicazioni del medico sulle terapie, ma solo parzialmente

Modena – Durante il 24° Convegno Nazionale Conacuore (Modena, 19-20 aprile), si è tenuta la cerimonia di premiazione in cui sono stati annunciati i progetti vincitori del contest “Aderire per Vincere, il primo concorso dedicato alle associazioni di pazienti con l’obiettivo di raccogliere e premiare le idee più creative per comunicare in modo efficace l’importanza dell’aderenza terapeutica nelle malattie cardiovascolari. Lanciato lo scorso ottobre, è un’iniziativa del Gruppo Servier in Italia realizzata con il patrocinio di CONACUORE – Coordinamento Nazionale delle Associazioni del Cuore e in collaborazione con FIPC – Fondazione Italiana per il Cuore, alla quale hanno partecipato 9 associazioni di pazienti aderenti a Conacuore.

“Abbiamo accettato con entusiasmo di creare insieme al Gruppo Servier in Italia "Aderire per Vincere", che non è stato solo un contest di idee ma un percorso di formazione sul tema dell’aderenza terapeutica con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere in modo più incisivo le diverse associazioni che aderiscono a CONACUORE. I progetti candidati sono stati creati da chi il problema dell’aderenza alle terapie lo vive in prima persona ogni giorno e per questo rappresentano ottimi spunti per creare campagne di comunicazione più efficaci”, dichiara Giuseppe Ciancamerla, Presidente CONACUORE, Coordinamento Nazionale delle Associazioni del Cuore. "Siamo molto onorati poi di aver premiato le associazioni vincitrici nell’ambito del nostro Congresso Nazionale, riconoscendo pubblicamente il loro impegno e il loro contributo concreto a questo progetto di sensibilizzazione creato dai pazienti per i pazienti.”

La scarsa aderenza alle terapie è un problema che riguarda in particolare le malattie croniche e tra queste rientrano quelle cardiovascolari: in Italia il rapporto OsMed 2022 di AIFA riporta che la percentuale di pazienti con alta e bassa aderenza al trattamento con antipertensivi non supera il 52,4%, e il 18,2% in un campione di pazienti over 65. Il problema non riguarda solo il paziente iperteso, come dimostrano i dati disponibili sulla popolazione con valori alterati di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue: solo 4 pazienti su 10 risultano essere pienamente aderenti alla terapia. Affinché ciò avvenga, è fondamentale che il paziente sia informato sulla propria patologia e sulle sue possibili conseguenze, che sia coinvolto in maniera attiva e motivato a seguire le indicazioni mediche.

In questo contesto è fondamentale il lavoro di squadra di clinici, operatori sanitari, farmacisti, associazioni di pazienti, istituzioni ed aziende. Proprio in quest’ottica sono stati valutati i progetti candidati nel contest “Aderire per Vincere”. Le associazioni premiate, AMA CUORE BARI ODV e Amici di Cuore di Bari, hanno dimostrato una grande sensibilità e capacità nel promuovere questo tema, presentando progetti rispondenti ai criteri di valutazione stabiliti dalla Giuria Tecnica: pertinenza del progetto sul tema dell’aderenza nelle malattie cardiovascolari; originalità delle idee proposte, efficacia con cui il messaggio è stato trasmesso al pubblico; innovazione nel modello comunicativo del progetto e nelle strategie di coinvolgimento; corretto approccio medico-scientifico ed infine qualità del materiale visivo, testuale o multimediale realizzato.

“La comunicazione ha sempre quale obiettivo una modifica di orientamento e comportamento del destinatario: nel caso dell’invito all’aderenza il ‘ritorno’ atteso è particolarmente sfidante, poiché incontra resistenze personali che possono sommarsi a pregiudizi sociali”, commenta Marco Ferrazzoli, Rappresentante Giuria Tecnica. “Iniziative come questa campagna sono quindi utili per attivare maggiore consapevolezza e progettare strumenti mediali efficaci.”

Alle associazioni pazienti coinvolte nel contest è stato chiesto di ideare progetti di comunicazione per sensibilizzare pazienti con malattie croniche e renderli consapevoli dell’importanza di seguire correttamente le terapie prescritte dal medico per l’efficacia della cura e per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

L'importanza dell'aderenza terapeutica nelle malattie cardiovascolari non può essere sottovalutata. Queste malattie rappresentano, infatti, la principale causa di morte in Italia essendo responsabili di quasi un decesso su due. Ogni anno l’Unione Europea spende per queste patologie oltre 280 miliardi di euro a cui ogni italiano contribuisce con più di 700 euro. Nonostante questo, su 15 milioni di italiani trattati per ipertensione e scompenso cardiaco, meno della metà (47,6%) segue le indicazioni del medico, ma solo parzialmente, compromettendo così l’efficacia della terapia.

“L’aderenza alle terapie e ai corretti stili di vita nelle malattie cardio-cerebrovascolari è una questione multi-dimensionale, che deve essere affrontata in sinergia da tutti gli attori coinvolti: pazienti, medici, farmacisti, aziende e Istituzioni”, dichiara Emanuela Folco, Presidente Fondazione Italiana per il Cuore. “Per questo, nell’ambito delle attività dell’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, costituita presso la Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, è attivo, grazie al nostro coordinamento, un Gruppo di lavoro dedicato all’aderenza terapeutica, come strumento necessario per garantire un percorso efficace di cura per i cittadini affetti da malattie cardio-cerebrovascolari. Al gruppo di lavoro hanno aderito una trentina di esperti, appartenenti a società scientifiche e associazioni facenti parte dell’Alleanza, confermando il grande interesse rivolto alla tematica dell’aderenza terapeutica, sia sul profilo medico/clinico che sociale/economico.”

In una società in cui l’invecchiamento della popolazione è la tendenza attuale e futura, le malattie croniche rappresentano una vera sfida sia a livello organizzativo che di costi pubblici e l’aderenza giocherà un ruolo davvero centrale, se gestita ‘in rete’ da tutti gli attori coinvolti.

“Siamo molto orgogliosi di essere partner di associazioni pazienti e Società Scientifiche in progetti che favoriscano la sensibilizzazione sui fattori di rischio e sull’importanza dell’aderenza terapeutica, soprattutto per i pazienti cronici con patologie cardiometaboliche, spesso anziani fragili, con più patologie e politrattati”, conclude Marie-Georges Besse, Direttore Medical Affairs del Gruppo Servier in Italia. “La nostra azienda è stata una delle prime a credere nell’importanza di educare sul ruolo strategico di una corretta aderenza alle cure, che per noi ha assunto anche una dimensione di responsabilità sociale d’impresa. Da 70 anni mettiamo a disposizione di pazienti e medici un ampio portfolio di farmaci studiati per semplificare l’assunzione della terapia, a favore di un aumento dell’aderenza e di una conseguente migliore efficacia della cura.”

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