Nicoletti (Cittadinanzattiva): “Notizia che delude le aspettative delle associazioni dei pazienti con patologia cronica e rara che da tempo si stanno battendo per vedersi garantiti accesso e innovazione su tutto il territorio nazionale”
È di pochi giorni fa la notizia di uno slittamento dell’entrata in vigore del Nuovo Nomenclatore tariffario per la specialistica ambulatoriale, atteso per il prossimo 1° gennaio e che è stato invece rimandato al 1° aprile 2024. La piena operatività viene fatta quindi coincidere col termine atteso per il Nuovo Nomenclatore di ausili e protesi.
Ricordiamo che questo nuovo provvedimento andrebbe finalmente a recepire, dopo un’attesa di anni, i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) inseriti nel DPCM 12 gennaio 2017. Il tempo dell’attesa, a quanto pare, non è ancora finito.
Alla base della decisione, giunta da parte dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero della Salute, ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Ministero dell’Economia delle Finanze (MEF) e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga.
“Da 7 anni noi cittadine e cittadini aspettavamo l'entrata in vigore dei LEA del 2017, – dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva – anche per poterne sbloccare altri che nel frattempo sono stati individuati come necessari dallo stesso Comitato LEA ministeriale. Ma evidentemente l'urgenza della garanzia dei Livelli essenziali di assistenza è solo nostra: non sono bastati alle Regioni tutti questi anni per programmarne l'erogazione in modo prossimo e tempestivo né al Ministero per farsi garante della loro effettiva disponibilità per tutti i cittadini. L'intesa fra Stato e Regioni deve avere come obiettivo una sinergia costante per garantire i diritti dei cittadini, e non per lasciarli sulla carta o, come nel caso di quelli previsti dal Comitato LEA, nell'incertezza, tutt'altro che trasparente, del loro destino”.
"Si tratta di una notizia che delude le aspettative delle associazioni dei pazienti con patologia cronica e rara che da tempo si stanno battendo per vedersi garantiti accesso e innovazione su tutto il territorio nazionale”, aggiunge Tiziana Nicoletti, responsabile del Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici e rari di Cittadinanzattiva che qualche giorno fa ha presentato il Rapporto “Nel labirinto della cura”, denunciando il problema delle difformità territoriali nell’accesso alle cure per chi soffre di una patologia cronica o rara e che ha deciso di mettere al centro del suo impegno per i prossimi mesi proprio l'urgenza dei LEA.
Con riferimento allo scambio di note in data odierna – si legge nella nota con cui il Ministero della Salute ha comunicato l’intenzione a una proroga – , concernenti le proposte normative per la gestione dell’entrata ni vigore del nuovo nomenclatore tariffario, si manifesta, acquisite le valutazioni del Sig. Ministro e della competente Direzione generale che legge per conoscenza, al disponibilità ad accogliere la richiesta di codeste Regioni e Province autonome di prevedere l'applicazione del nuovo nomenclatore tariffario dell'assistenza specialistica ambulatoriale a decorrere dal 1° aprile 2024.
Al riguardo, tenuto conto di quanto già concordato, si comunica che lo scrivente Dicastero avvierà l'iter volto alla proroga delle disposizioni di cui all'articolo 5, comma 1 del decreto interministeriale 23 giugno 2023, limitatamente al termine riferito alle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale, ferma restando la necessaria disponibilità degli ulteriori attori istituzionali coinvolti.
“Nei prossimi giorni – ha commentato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttrice di Osservatorio Malattie Rare – cercheremo di capire le reali motivazioni di questa scelta, che ritarda per l'ennesima volta i diritti dei cittadini, auspicando che questo sia per sanare alcune mancanze della precedente versione e che dopo aprile non vi siano ulteriori rinvii ma una immediata entrata in vigore”.
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