Una piattaforma digitale consente lo scambio di immagini e referti e dunque di pareri

“L’Italia sta attraversando un momento economico difficile, che si traduce in una minore disponibilità dei fondi destinati ai servizi sociali e tra questi la sanità è una delle aeree più colpite con tagli e riduzione delle strutture (accorpamenti). La Campania ne risente in maniera particolare, poiché oltre ai tagli subiti come le altre regioni, deve approntare un piano di rientro dal debito accumulato nell’area della sanità e questo comporta ulteriori tagli alla disponibilità dei fondi da investire”. Così il prof. Mimmo Ripaldi, Responsabile dell’Unità trapianto di Midollo Osseo AORN Santobono Pausilipon Annunziata di Napoli spiega nell’ultimo notiziario di AIRFA – Associazione Italiana per la Ricerca sull’Anemia di Fanconi, inizia a spiegare cosa si è deciso di fare per far fronte a questo difficile momento senza dover rinunciare a ricerca e aggiornamento.

“In questa difficile realtà – dice infatti Ripaldi - sono nati progetti sanitari che hanno del nuovo e uno di questi ha coinvolto il Dipartimento di Oncologia della AORN Santobono Pausilipon Annunziata, il più grosso Presidio Ospedaliero della Regione Campania, che opera nel mondo Pediatrico, con il Dipartimento di Oncoematologia dell’Istituto Gianna Gaslini di Genova, eccellenza nazionale nell’assistenza Pediatrica. I due Dipartimenti che da tempo collaborano, hanno istituzionalizzato un protocollo d’intesa, accettato e firmato dai rispettivi Direttori Generali, che determina nell’ambito della oncologia pediatrica una collaborazione scientifica basata su scambi culturali continui”. In base a questo protocollo sono stati organizzati diversi meeting e scambi di visite tra gli esperti dei due centri, ma non solo.

“La novità più interessante – spiega Ripaldi nel notiziario AIRFA – è stata la creazione di una piattaforma digitale con la quale è possibile scambiare immagini e referti e in video conferenza gli esperti del Gaslini e quelli del Pausilipon sono in grado di analizzare casi clinici di particolare rilevanza, esprimendo pareri e concordandone le linee terapeutiche. Queste video conferenze hanno una cadenza settimanale e rappresentano momenti di incontro, discussione e confronto”. Di fatto è come se i pazienti che sono in cura presso l’uno o l’altro centro potessero beneficiare senza muoversi di due diversi team di specialisti.
“Ormai sono circa quattro mesi che questo programma è stato avviato – dice Ripaldi - e vari sono stati gli argomenti di discussione come: i tumori cerebrali, gli  osteosarcomi, il neuroblastoma, i trapianti di midollo osseo, le istiocitosi e anche l’Anemia di Fanconi”.

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