Losanna -  Lucia è una signora fiorentina di 67 anni a cui è stata diagnosticata la malattia di Stargardt. A causa di questa malattia ha subito già dall’età scolare un progressivo peggioramento della vista fino alla cecità. All’Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze Lucia è stata la prima paziente al mondo con la malattia di Stargardt a ricevere l’impianto epiretinico Argus II. 

Ecco la sua testimonianza: “a 8 anni ho subito una fortissima riduzione della vista e ho dovuto abbandonare la mia grande passione per la lettura. Con la cecità la mia vita è cambiata, mi sono state precluse moltissime cose e fino ad oggi a parte i libri parlati non c’è stato molto altro. Con la protesi retinica conto di riacquistare presto una maggior autonomia personale e soprattutto di non avere più paura del buio tutto intorno”.

La malattia di Stargardt è, come la Retinite Pigmentosa, una forma rara di malattia degenerativa della retina, che colpisce, su base ereditaria, in 1 caso su 10.000. La protesi epiretinica Argus II, progettata, sviluppata e commercializzata da Second Sight Medical Products Inc., già impiantata con successo in più di 190 pazienti nel mondo, è attualmente l’unico sistema in grado di migliorare la condizione visiva dei pazienti affetti da RP ed ora, grazie al successo dell’intervento presso il Careggi, l’unica risposta per i pazienti affetti da Stargardt.

L’intervento è stato eseguito con successo dall’equipe del Professor Stanislao Rizzo, pioniere della tecnologia Argus II, da lui adottata in Italia 4 anni fa. La Signora Lucia è la 27ma paziente ad essere operata con risultati eccellenti dal Professor Rizzo che ha dichiarato “la signora presenta uno stadio avanzatissimo della malattia, in totale assenza di campo periferico e di campo centrale, questa è una circostanza ottimale per Argus II. Mi aspetto dei risultati funzionali migliori rispetto ad un paziente affetto da RP in quanto con Stargardt gli strati esterni della retina sono meglio conservati”.
L’Italia è all’avanguardia nell’utilizzo della protesi epiretinica, il cosiddetto “occhio bionico” Argus II. “E’ dimostrato – continua il Prof. Rizzo – che la protesi epiretinica è altamente sicura e che i risultati rimangono stabili nel tempo”.

Oltre al Careggi di Firenze, gli impianti Argus II sono stati anche impiantati presso l’Azienda ULSS 15 Alto Padovana di Camposampiero (PD) e all’Ospedale San Paolo di Milano.
Argus II è la prima retina artificiale ad aver ottenuto il Marchio CE per la commercializzazione in Europa ed è la prima e unica ad aver ottenuto l’approvazione della FDA per gli Stati Uniti e il Canada. Il trattamento è attualmente disponibile in centri accreditati in Austria, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Arabia Saudita, Spagna, Svizzera, Turchia, Regno Unito e USA.

Il sistema Argus II di Second Sight impiega la stimolazione elettrica per bypassare le cellule morte e stimolare le rimanenti cellule retiniche vitali inducendo una percezione visiva in persone con grave o profonda degenerazione retinica esterna. L'Argus II funziona convertendo le immagini catturate da una videocamera in miniatura montata sugli occhiali del paziente in una serie di piccoli impulsi elettrici, che vengono trasmessi in modalità wireless ad una matrice di elettrodi impiantati sulla superficie della retina. Tali impulsi hanno lo scopo di stimolare le cellule rimanenti della retina, con conseguente percezione di modelli di luce nel cervello. Il paziente poi impara a interpretare questi modelli visivi, riguadagnando così qualche funzione visiva. Il sistema è controllato da un software ed è aggiornabile e questo può portare a migliori prestazioni nel momento in cui nuovi algoritmi vengono sviluppati e testati. Argus II è la prima retina artificiale ad aver ricevuto un’ampia approvazione ed è disponibile presso i centri accreditati in Austria, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Arabia Saudita, Spagna, Svizzera, Turchia, Regno Unito e USA.

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