Presentazione della targa dedicata a Bruno Domenici

L’insegna commemorativa è stata affissa in una saletta dell’Ospedale riservata all’associazione “Un respiro di speranza”

Ricordare uno dei suoi cinque fondatori, Bruno Domenici, e inaugurare uno spazio dedicato alle persone con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e ai loro familiari, per facilitare anche il contatto e il confronto con i clinici: con questo intento l’associazione “Un respiro di speranza” ha affisso una targa commemorativa all’interno di una saletta del Policlinico Tor Vergata di Roma, al terzo piano della Torre 8, dove sono situati gli ambulatori dedicati alle malattie dell’apparato respiratorio.

Bruno Domenici è stato per tutti noi un grande esempio di voglia di andare avanti e spendersi per gli altri, anche nei momenti più difficili della sua malattia. Con la sua scomparsa abbiamo salutato l’ultimo dei fondatori della nostra associazione”, ha ricordato il presidente di “Un respiro di speranza”, Maurizio Bussone. “Il nostro impegno dunque prosegue e ora ci stiamo impegnando per promuovere lo screening per la fibrosi polmonare idiopatica nella popolazione anziana, dai 65 anni in su, e per farlo stiamo cercando il sostegno della sezione pensionati della CGIL. Un altro aspetto sul quale ci stiamo concentrando è ampliare la possibilità di avere un trapianto di polmone anche per i pazienti al di sopra dei 65 anni”.

L’inaugurazione di questa nuova sala è molto importante”, ha commentato la Professoressa Paola Rogliani, Direttore della UOC Malattie apparato respiratorio del Policlinico Tor Vergata e sostenitrice dell’impegno dell’Associazione per ottenere uno spazio all’interno del nosocomio romano. “Bruno si è speso tanto per questa patologia e per coloro che ne soffrono, nel tentativo di dar loro voce quando non ne avevano, prima di tutto per assicurare il diritto a un percorso di terapia adeguato per ciascun paziente. Avere l’Associazione dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica all’interno del Policlinico è molto importante, perché rafforza ulteriormente la rete che già esiste tra i tre centri che nel Lazio si occupano della patologia, gestendo in condivisione tutti i pazienti e lasciando loro la possibilità di scegliere il proprio centro di riferimento”. Riguardo alle opzioni di trattamento per la IPF, la specialista ha ricordato: “Purtroppo una terapia davvero risolutiva non c’è: ne abbiamo una che allunga notevolmente la sopravvivenza dei nostri pazienti, ma c’è ancora tanto da fare. Ci sono diverse molecole in sperimentazione, un paio delle quali sono molto promettenti”.

All’incontro di inaugurazione era presente anche l’Osservatorio Malattie Rare che, fin dalla sua nascita, è stato accanto all’associazione "Un respiro di Speranza" e, in particolare, ha collaborato con l’allora presidente Alessandro Giordani. Alessandro, che ci ha lasciato nel 2017, è stato il protagonista del cortometraggio “Alessandro il guerriero e la battaglia contro l’IPF”, realizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi problematiche che i pazienti con fibrosi polmonare idiopatica si trovano a dover affrontare.

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