Il XIV Congresso Annuale dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare e Imaging Molecolare (AIMN), svoltosi a Rimini tra l’11 e il 14 aprile 2019, è stato il teatro perfetto per ribadire quanto sia importante la gestione multidisciplinare dei tumori neuroendocrini (NET). Indiscusso portatore di questo messaggio è stato Massimo Falconi, Professore Ordinario di Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Nelle vesti di Presidente dell'Associazione Italiana per i tumori Neuroendocrini (ITANET), il prof. Falconi ha posto l’accento sulla multidisciplinarietà nell’approccio diagnostico-terapeutico dei NET del tratto gastro-entero-pancreatico (GEP-NET). Un concetto che, per essere messo in pratica, richiede uno sforzo da parte di tutte le figure coinvolte nella presa in carico del paziente affetto da NET e necessita dell’identificazione di centri di riferimento per la patologia.

Le nuove terapie come il radiofarmaco Lutathera®, approvato da AIFA per il trattamento dei GEP-NET ben differenziati, progressivi, non asportabili o metastatici, positivi ai recettori per la somatostatina, costituiscono un balzo avanti di enorme peso – confermato proprio dalla piena innovatività concessa al trattamento – ma devono essere sostenute da un punto di vista pluralistico che riunisca tutti gli esperti del tumore e della terapia per una gestione personalizzata del paziente e del suo percorso di cura.

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