Finanzieranno una ricerca volta ad eradicare il virus, sarà condotta in collaborazione con l’Università di Perugia
L’Istituto Superiore di Sanità si è aggiudicato oggi il premio della “Grand Challenges Explorations”, un’iniziativa finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation. All’ISS sono stati assegnati 100 mila dollari americani per un progetto di ricerca innovativo nel campo della Salute Globale e Sviluppo dal titolo “Identificazione di composti Tat-mimetici per combattere la latenza di HIV”, ideato dal dottor Marco Sgarbanti del reparto di Patogenesi Molecolare del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate.
Il progetto
La terapia antiretrovirale (ART) previene l’AIDS in soggetti con infezione da HIV, ma i problemi rimangono, come gli effetti tossici collaterali, lo sviluppo di resistenze ai farmaci da parte del virus e gli alti oneri finanziari dovuti alla somministrazione per tutta la vita della terapia stessa. L’interruzione della ART determina inoltre un rapido recupero della carica virale dai serbatoi di cellule latentemente infette. Le strategie “shock-and-kill” sono state quindi proposte per tentare di raggiungere l’eradicazione dell’infezione: stimolazione mediante farmaci della fuoriuscita dell’HIV dalla latenza in presenza di terapia antiretrovirale, seguita dall’ eliminazione delle cellule infettate mediata da un effetto citopatico dovuto o all’attiva replicazione del virus stesso, o attraverso terapie ad hoc.
La proteina virale Tat è essenziale per la replicazione del virus e in sua assenza vengono prodotti pochissimi genomi virali completi.
“La novità del progetto – spiega il dr. Marco Sgarbanti - sta nel fatto che mira a identificare una nuova classe di piccole molecole specificamente progettate per comportarsi come Tat-mimetici mediante la loro capacità di interagire contemporaneamente sia con un acido nucleico (la struttura TAR, composta da RNA, di HIV-1) che con il complesso cellulare di elongazione P–TEFb. L’utilizzo di tali composti porterebbe ad un aumento significativo dell’efficienza di produzione di RNA genomici di HIV-1 e di proteine virali, determinando l’eliminazione delle cellule latentemente infette mediante attiva replicazione del virus”.
Tale strategia, se efficace, rappresenterebbe anche un risultato estremamente originale e innovativo nel settore della chimica farmaceutica. Il lavoro di chimica computazionale e di sintesi organica del progetto sarà svolto, sotto forma di “contract out for services”, dal gruppo della Prof. Violetta Cecchetti “Dipartimento di Chimica e Tecnologia del Farmaco, sez. di Chimica Farmaceutica II, Facoltà di Farmacia“, Università degli Studi di Perugia.
La Grand Challenges Explorations
L’iniziativa finanzia scienziati e ricercatori in tutto il mondo per esplorare idee che possano rompere gli schemi nel modo di risolvere i problemi di salute globale e sviluppo. Il progetto del Dr. Marco Sgarbanti è uno degli 85 ad essere stati finanziati dal “Grand Challenges Explorations Round 6”, annunciato il 28 Aprile 2011 dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
“I vincitori di GCE stanno espandendo il flusso di idee per risolvere gravi problemi di salute globale e di sfide per lo sviluppo in cui un pensiero creativo è maggiormente richiesto. Questi finanziamenti sono destinati a stimolare nuove scoperte che potrebbero salvare milioni di vite”, ha detto Chris Wilson, direttore del Global Health Discovery alla Bill & Melinda Gates Foundation.
Per ricevere i finanziamenti, il Dott. Marco Sgarbanti e gli altri vincitori del “Grand Challenges Explorations Round 6” hanno dimostrato, attraverso una proposta di ricerca di due pagine online, di aver avuto un’ idea audace in una delle cinque aree tematiche riguardanti critici problemi di salute globale e sviluppo: eradicazione della polio, HIV, tecnologie per la salute familiare e l’igiene, dispositivi sanitari mobili. Le domande per le proposte di progetti dell’attuale “Grand Challenges Explorations Round 7”, saranno accettate fino al 19 maggio, 2011.
La Grand Challenges Explorations è un’iniziativa da 100 milioni di dollari americani finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Lanciata nel 2008, la Grand Challenge Explorations ha assegnato finanziamenti a circa 500 ricercatori provenienti da oltre 40 paesi. Il programma di sovvenzioni è aperto a chiunque di qualsiasi disciplina e da qualsiasi organizzazione. L’iniziativa si avvale di un agile ed accelerato processo di “grant-making” che richiede brevi proposte di ricerca di sole due pagine on-line e nessun dato preliminare. Finanziamenti iniziali di 100.000,00 (centomila) dollari americani sono assegnati due volte l’anno. I progetti di successo hanno successivamente la possibilità di ricevere un ulteriore finanziamento fino ad un massimo di 1 milione di dollari.
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