Takeda partner della comunità scientifica

L’osteosarcoma è un tumore maligno dell’apparato scheletrico più frequente in età pediatrica e giovane adulta. Si tratta di una patologia rara, caratterizzata da un’elevata aggressività e da una prognosi severa, la cui incidenza in Italia si stima essere intorno a 100-200 nuovi casi l’anno. Con l’obiettivo di fornire aggiornamenti sulle principali novità dalla letteratura in ambito di trattamento medico e chirurgico e approfondire le possibilità di trattamento del paziente metastatico è stato organizzato l’evento “Clinical Experience Exchange Meeting: Aggiornamenti nella terapia medica e chirurgica dell’osteosarcoma” con il contributo incondizionato di Takeda Italia, che si conferma partner della comunità scientifica.

Per il 4° anno infatti Takeda mette a disposizione della comunità scientifica uno spazio in cui, attraverso l’incontro, gli interlocutori scientifici possono discutere ed essere sempre aggiornati sulle ultime novità di trattamento. L’evento si svolgerà venerdì 27 giugno a Roma, presso l’Hotel Columbus, in Via della Conciliazione 33.

Quest’anno la discussione sarà focalizzata sulle tematiche mediche, chirurgiche e radioterapiche nel trattamento dei pazienti con metastasi. L’approccio combinato di chirurgia e chemioterapia consente, infatti, una sopravvivenza a 5 anni in oltre il 70% dei pazienti che presentano malattia localizzata all’esordio, mentre la prognosi è infausta nei pazienti con metastasi all’esordio o in corso di trattamento.

Uno scenario che vede la necessità di approcci terapeutici innovativi, nuovi dati e prospettive di cura.

Durante l’evento uno spazio sarà dedicato alla discussione dei problemi relativi alla tossicità delle terapie.

L’osteosarcoma

L’osteosarcoma è il tumore maligno primitivo dell'apparato scheletrico più frequente in età pediatrica e giovane adulta, con un picco tra 10 e 19 anni ed una predominanza nel sesso maschile. Si tratta di una patologia rara la cui incidenza in Italia si stima essere intorno a 100-120 nuovi casi l’anno. Il tumore può colpire tutti i segmenti ossei, specialmente le ossa lunghe in circa il 90% dei casi. Le cause responsabili dell’insorgenza dell’osteosarcoma
restano tuttora sconosciute.

La sintomatologia è caratterizzata da dolore continuo ingravescente al segmento osseo colpito e tumefazione. Le condizioni generali del paziente sono quasi sempre buone al momento della diagnosi, ma quando sono presenti le metastasi polmonari, il paziente comincia a perdere peso ed a mostrare anemia.

La diagnosi si basa sulla valutazione clinica del paziente, e su indagini diagnostiche quali la radiologia, la Tomografia Computerizzata (TC), la Risonanza Magnetica Nucleare e la Scintigrafia ossea. La biopsia ossea deve essere sempre eseguita.

L’osteosarcoma è tra le patologie che negli ultimi 20 anni hanno maggiormente beneficiato dei trattamenti integrati, grazie anche alla diagnosi precoce, alla maggior precisione diagnostica, oltre che a strategie terapeutiche più corrette.

Attualmente, l’approccio terapeutico prevede la chemioterapia e la chirurgia: questa combinazione ha notevolmente migliorato la sopravvivenza, portandola dal 10-20% che si otteneva con la sola chirurgia, al 70%.

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