È di oltre 25 milioni di euro il Fondo, ripartito tra le diverse Regioni, destinato a finanziare progetti e attività di sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare
Prosegue il lavoro del Governo sul sostegno ai caregiver di soggetti anziani e con disabilità. Oltre ad aver preso il via i lavori del Tavolo Tecnico, riunitosi per la prima volta nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 30 novembre 2023, con cui sono ripartiti tra le Regioni i 25 milioni di euro destinati, per il 2023, al Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.
IL TAVOLO TECNICO SULLA LEGGE CAREGIVER
Dopo essere stato annunciato lo scorso novembre dalla Ministra Alessandra Locatelli, si è insediato nei giorni scorsi al Ministero per le Disabilità il "Tavolo tecnico per l'analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari", istituito dalla stessa Ministra Locatelli insieme alla Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.
Il Tavolo avrà la durata di sei mesi e lavorerà per formulare proposte per l'elaborazione di un disegno di legge volto al riconoscimento del ruolo svolto dal caregiver familiare, individuare e quantificare la platea, anche diversificata, dei beneficiari di una legge statale sui caregiver familiari, individuare il ruolo del caregiver all'interno di un sistema integrato di presa in carico della persona con disabilità.
“L'obiettivo – ha spiegato la Ministra Locatelli – è arrivare presto a una cornice normativa con una proposta che possa offrire sollievo, anche con agevolazioni fiscali, e accompagnare in particolare i compiti di cura dei caregiver familiari conviventi".
IL FONDO PER IL SOSTEGNO DEL RUOLO DI CURA E ASSISTENZA DEL CAREGIVER FAMILIARE
La Legge di Bilancio 2018 ha istituito il “Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare”, poi rifondato dalla Manovra 2022, con l’obiettivo di sostenere chi si occupa dell’assistenza di anziani, malati e disabili. Così come già avvenuto nel 2023, quando erano stati ripartiti i fondi per il 2022, con Decreto del 30 novembre del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità (Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024) sono state ripartite territorialmente le risorse per il 2023, quantificate in 25.807.485,00 euro.
Le Regioni, ciascuna per la quota spettante, sono inviate a finanziare prioritariamente:
- agli interventi destinati ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, come definita dall'art. 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 26 settembre 2016 recante «Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze, anno 2016», tenendo anche conto dei fenomeni di insorgenza anticipata delle condizioni ivi previste;
- a programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
ATTIVITÀ CHE POSSONO ESSERE FINANZIATE
Le regioni dovranno individuare nel dettaglio i progetti da attuare nell'ambito delle seguenti tipologie di azioni finanziabili:
- interventi di assistenza diretta in favore dei caregiver regionali mediante l'erogazione di contributi di sollievo o assegni di cura;
- interventi di assistenza diretta o indiretta tramite la predisposizione di bonus sociosanitari utilizzabili per prestazioni di assistenza sociosanitaria;
- assistenza diretta o indiretta per la fruizione di prestazioni di tregua dall'assistenza alla persona con disabilità, attuabili con interventi di sollievo, ad esempio per il fine settimana, che favoriscano una sostituzione nell'assistenza o un ricovero in struttura residenziale aventi carattere di temporaneità;
- attivazione e sviluppo di progetti finalizzati a percorsi di sostegno psicologico individuale o di gruppo;
- interventi volti ad attività di formazione dei nuclei familiari che assistono persone con disabilità grave e gravissima;
- interventi programmati sulla base degli stanziamenti previsti per le annualità precedenti.
LA RIPARTIZIONE DEL FONDO TRA LE REGIONI
Le risorse del fondo – stabilisce l’Art. 3 del Decreto – sono ripartite annualmente tra ciascuna regione sulla base dei medesimi criteri utilizzati per la ripartizione del Fondo per le non autosufficienze 2022-2024.
Regioni |
Percentuale di riparto |
Somme assegnate |
Abruzzo |
2,37% |
611.637 |
Basilicata |
1,05% |
270.979 |
Calabria |
3,42% |
882.616 |
Campania |
8,54% |
2.203.959 |
Emilia-Romagna |
7,75% |
2.000.080 |
Friuli – Venezia Giulia |
2,34% |
603.895 |
Lazio |
9,15% |
2.361.385 |
Liguria |
3,28% |
846.485 |
Lombardia |
15,93% |
4.111.132 |
Marche |
2,80% |
722.610 |
Molise |
0,65% |
167.749 |
Piemonte |
7,91% |
2.041.372 |
Puglia |
6,68% |
1.723.94 |
Sardegna |
2,92% |
753.579 |
Sicilia |
8,19% |
2.113.633 |
Toscana |
7,02% |
1.811.685 |
Umbria |
1,71% |
441.308 |
Valle d’Aosta |
0,25% |
64.519 |
Veneto |
8,04% |
2.074.92 |
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