Farmaci

I risultati provengono da un’analisi a due anni dello studio clinico FIREFISH

Nuove conferme positive per il farmaco risdiplam (Evrysdi), la seconda terapia che agisce sull’RNA ad essere stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per l’atrofia muscolare spinale (SMA). I recenti dati sul farmaco orale sono stati presentati al 25° Congresso Annuale Internazionale della World Muscle Society (WMS). È stato dimostrato che i neonati affetti da SMA di tipo 1 che hanno assunto il farmaco continuano a migliorare a distanza di due anni dalla somministrazione e hanno raggiunto alcuni importanti traguardi dello sviluppo motorio.

I dati sono stati ottenuti dalla Parte 1 dello studio FIREFISH, il trial condotto sulla SMA di tipo 1, a esordio infantile. Per questo studio sono stati arruolati 21 pazienti che avevano un'età media di 6,7 mesi all'inizio della sperimentazione; il farmaco è stato somministrato a 17 bambini. Dopo 12 mesi di trattamento, il 41% dei partecipanti si è dimostrato in grado di stare seduto autonomamente per più di cinque secondi, una differenza significativa rispetto alla progressione naturale della malattia (quasi tutti i bambini con SMA a insorgenza infantile non sono normalmente in grado di stare seduti autonomamente).

La nuova analisi esplorativa dello studio FIREFISH ha evidenziato che, a due anni, sono 14 i bambini vivi, i quali non necessitano ventilazione permanente. Inoltre, il 59% dei bambini (sul totale dei 17 ai quali è stato somministrato il farmaco) si è rivelato in grado di stare seduto autonomamente per più di 5 secondi, il 65% ha dimostrato di poter controllare il capo e il 29% di essere in grado di rotolare su stesso. Il 71%, dei bambini, infine, ha superato il test Children's Hospital of Philadelphia Infant Test of Neuromuscular Disorders (CHOP-INTEND) con un risultato di almeno 40 punti.

Dei 14 bimbi sopravvissuti a due anni, il 100% ha mantenuto la capacità di deglutire e il 93% ha mostrato di essere in grado di nutrirsi per via orale. Tre dei bambini che hanno preso parte allo studio sono purtroppo deceduti a causa di complicanze legate alla patologia: in nessun caso le loro morti sono state attribuite al farmaco risdiplam.

La sicurezza di risdiplam nello studio FIREFISH è risultata in linea con il profilo di sicurezza rilevato in precedenza e non sono emerse nuove evidenze in merito. Gli eventi avversi più comuni (n = 21) comprendevano febbre (71%), infezione delle alte vie respiratorie (52%), tosse (33%), vomito (33%), diarrea (29%) e infezione delle vie respiratorie (29%). L’evento avverso più grave, che si è manifestato nel 24% dei bambini, è stato la polmonite.

Ricordiamo invece che l’efficacia di risdiplam in pazienti con SMA ad insorgenza tardiva, ossia SMA di tipo 2 e 3, è stata valutata nello studio SUNFISH, randomizzato e controllato con placebo. La sperimentazione comprendeva 180 pazienti con SMA di età compresa tra 2 e 25 anni. L'endpoint primario dello studio era rappresentato dal cambiamento nel punteggio totale del test MFM32, utilizzato per la valutazione della funzione motoria. Dopo 12 mesi di trattamento con risdiplam, i pazienti hanno mostrato, rispetto al basale, un aumento medio di 1,36 punti nel test MFM32, mentre i pazienti sottoposti a placebo hanno evidenziato una diminuzione media di 0,19 punti.

In Europa, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sta attualmente valutando l’autorizzazione all’immissione in commercio di risdiplam. Nel frattempo, in Italia, il farmaco è attualmente disponibile attraverso un programma di uso compassionevole.

Sviluppato grazie alla collaborazione tra Roche, PTC Therapeutics e SMA Foundation, risdiplam è progettato per modificare lo splicing del gene SMN2. Obiettivo della terapia è quello di aumentare i livelli della proteina SMN (Survival Motor Neuron), la cui carenza è alla base della SMA. Anche se la forma di SMN codificata dal gene SMN2 è più corta e a funzionalità ridotta rispetto a quella prodotta dal gene SMN1, è comunque utile per migliorare gli esiti della malattia. L’innovativa somministrazione per via orale di risdiplam è possibile perché il farmaco è in grado di superare la barriera emato-encefalica.

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