La LICE: “Necessario individuare gli approcci migliori per accedere alla disponibilità delle cure nella cornice della normativa vigente in Italia”
Difficoltà distributive e di copertura sul territorio nazionale, carenze produttive temporanee o definitive, vincoli prescrittivi. La carenza e l’irreperibilità di alcuni farmaci continuano ad essere una criticità per molte delle 600mila persone che in Italia soffrono di epilessia.
È questo l’appello con cui la LICE - Lega Italiana Contro l’Epilessia ha inaugurato il suo 44° Congresso Nazionale, svoltosi dal 9 all’11 giugno in modalità virtuale. L’evento si è aperto con un workshop estremamente innovativo dedicato all’irreperibilità di alcuni farmaci antiepilettici, che ha visto come relatori non solo i farmacologi e gli epilettologi, ma anche i rappresentanti delle persone con epilessia e dell’organismo istituzionale AIFA. Scopo del workshop è favorire un'informazione circolare che coinvolga attivamente, a partire dalle note AIFA, i medici, i farmacisti e le persone con epilessia, individuando soluzioni per una situazione che rappresenta ancora un grave problema per la comunità dei pazienti e le loro famiglie.
“L’indisponibilità di alcuni farmaci antiepilettici - spiega il prof. Oriano Mecarelli, Past President LICE - continua ad essere un grosso disagio per molte persone con epilessia. Alla base di questo fenomeno ci sono dinamiche commerciali, regolatorie e spesso economiche che talvolta compromettono la completa diffusione di tutti i farmaci necessari. Una situazione che pesa ovviamente soprattutto sui pazienti e sui loro famigliari. La soluzione è che vengano utilizzati buon senso ed intelligenza nel garantire la disponibilità dei farmaci, sia da parte delle aziende farmaceutiche sia da parte degli organismi istituzionali”.
Le dinamiche e le norme che regolano la diffusione dei farmaci sul territorio nazionale sono molto complesse e il medico, primo riferimento del paziente, non sempre ha una soluzione al problema. Le cause possono essere diverse: un farmaco può essere carente per problemi di produzione, ad esempio la temporanea irreperibilità del principio attivo a partire dal quale il farmaco viene prodotto. Carenze di produzione che possono essere temporanee o definitive, a cui si aggiungono spesso difficoltà di distribuzione sul territorio nazionale, per cui alcuni farmaci disponibili in altri Paesi europei talvolta non lo sono in Italia. Inoltre, nella disponibilità o meno di molti farmaci possono intervenire provvedimenti regolatori o difficoltà di gestire la richiesta.
“Tale scenario - conclude il prof. Mecarelli - determina notevoli criticità e disagi per le persone con epilessia ed un certo disorientamento dei curanti nell’identificarne le cause e le possibili soluzioni. In caso di necessità la non disponibilità di un farmaco, o più in generale di un principio attivo, può rappresentare una difficoltà non trascurabile nella gestione della patologia, soprattutto nelle situazioni emergenziali. Con questo workshop - conclude - abbiamo approfondito queste tematiche, partendo dall’esperienze e dai problemi riscontrati in questi ultimi anni e coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti. Con l’obiettivo di informare sia la comunità dei pazienti che gli epilettologi ed individuare, attraverso una riflessione comune, gli approcci migliori per accedere alla disponibilità delle cure nella cornice della normativa vigente in Italia”.
Per i farmaci carenti, AIFA pubblica ogni mese un bollettino nel quale comunica le indisponibilità, elencandone le caratteristiche come il nome commerciale, il principio attivo, la forma farmaceutica, la data di inizio disponibilità e di fine, se esistono eventuali farmaci equivalenti o meno. La stessa LICE pubblica sul proprio sito i bollettini aggiornati AIFA e i moduli per le richieste dei farmaci a beneficio sia dei pazienti che dei medici curanti.
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