La dott.ssa Laura Reali: “Una preparazione basata su prove scientifiche convalidate e condivise è lo strumento ideale per ottenere i migliori risultati”
Lo scorso febbraio, OMaR si è reso promotore di una campagna di sensibilizzazione dedicata agli emangiomi infantili, tumori benigni che insorgono in età pediatrica. Realizzato in partnership con FattoreMamma e con il contributo non condizionante di Pierre Fabre Dermatologie, l’evento online “Emangiomi infantili, conoscerli per gestirli al meglio” ha visto diversi specialisti avvicendarsi al microfono per evidenziare l’importanza di non sottovalutare questa particolare forma tumorale.
Nel corso dell’evento, ad aprire la tavola rotonda dedicata al valore della multidisciplinarietà nella presa in carico dei piccoli pazienti con emangioma è stata la dott.ssa Laura Reali, medico pediatra e referente dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP), la quale si è soffermata sul tema della formazione dei pediatri. Tra gli autori delle nuove linee guida dedicate agli emangiomi infantili, la dott.ssa Reali ha ricordato come, in certi casi, essi possano presentare complicanze che rendono necessario l’intervento degli specialisti dell’argomento. Pertanto, è opportuno che i pediatri possano disporre degli strumenti più aggiornati per riconoscere e individuare in maniera tempestiva l’emangioma, così da effettuare la giusta valutazione su come affrontarlo ed eventualmente indirizzare il paziente dallo specialista di riferimento.
La dott.ssa Reali ha anche sottolineato quanto sia fondamentale che le diverse professionalità mediche che ruotano attorno alla gestione degli emangiomi infantili facciano rete, lavorando insieme per poter effettuare ogni passaggio della valutazione di questa patologia al momento giusto. Gli emangiomi infantili, infatti, rappresentano un argomento che congloba diverse figure mediche che, collaborando attivamente, possono mettere in pratica dei percorsi specifici in grado di portare a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti e ad un risparmio di risorse. Ma perché questo sia possibile serve un buon lavoro di squadra: dai genitori dei bambini ai pediatri e medici di famiglia, fino agli specialisti, tutti devono impegnarsi per poter realizzare questo obiettivo.
Seguici sui Social