Farmaci

Dopo 12 settimane di sperimentazione, il farmaco ha dimostrato di poter ridurre i livelli della proteina tossica che è alla base della patologia

La società farmaceutica PTC Therapeutics ha reso noti i positivi dati preliminari provenienti dalla parte iniziale dello studio clinico di Fase II PIVOT-HD, che è in via di svolgimento per valutare l’impiego del farmaco sperimentale PTC518 nel trattamento di pazienti con malattia di Huntington (HD). PTC518 è una piccola molecola che può essere assunta per via orale: il farmaco, che è in grado di penetrare la barriera emato-encefalica, è progettato per ridurre la produzione della proteina huntingtina tossica che è alla base della HD.

La malattia di Huntington (HD) è una rara patologia ereditaria del sistema nervoso centrale ed è causata da mutazioni a carico del gene HTT, normalmente responsabile della produzione di una proteina, detta appunto huntingtina (HTT), che ha un ruolo fondamentale nel funzionamento dei neuroni. Il difetto genetico alla base della patologia comporta la sintesi, da parte dell’organismo, di una versione anomala e tossica di huntingtina, che causa il danneggiamento progressivo e la morte dei neuroni. La malattia di Huntington colpisce principalmente il cervello e si manifesta con sintomi comportamentali, cognitivi e motori, tra cui movimenti incontrollati del corpo (corea) e difficoltà di linguaggio, deglutizione e deambulazione. Attualmente, per la Huntington non esiste una cura e non ci sono farmaci in grado di ritardarne o rallentarne la progressione.

PIVOT-HD è uno studio clinico globale e controllato con placebo che si compone di due parti: una fase iniziale di 12 settimane, incentrata sugli aspetti farmacologici e farmacodinamici di PTC518, seguita da una successiva parte della durata di 9 mesi. Inizialmente la sperimentazione valuterà due diversi dosaggi di PTC518, da 5 e 10 milligrammi, con la possibilità di includere un terzo livello di dose del farmaco fino a 20 milligrammi.

I risultati preliminari ottenuti nella prima parte dello studio dimostrano che la molecola PTC518 è stata in grado di indurre una diminuzione dose-dipendente dei livelli di huntingtina (HTT) nelle cellule del sangue periferico, raggiungendo, alla dose di 10 mg, una riduzione media di HTT tossica del 30%. Inoltre, l'esposizione a PTC518 nel liquido cerebrospinale si è rivelata coerente o superiore ai livelli plasmatici del farmaco.

Il trattamento con PTC518 è stato ben tollerato, senza eventi avversi gravi correlati al farmaco, segnalazioni di neuropatia periferica o effetti di tossicità che hanno reso necessaria una diminuzione di dosaggio. Inoltre, nel liquido cerebrospinale non sono stati rilevati picchi di neurofilamenti a catena leggera (NfL) correlati al trattamento, con anzi una tendenza generale verso l'abbassamento dei livelli di NfL, nello stesso liquido cerebrospinale, dopo 12 settimane di terapia con PTC518.

“Siamo molto soddisfatti dei dati incoraggianti provenienti dall'analisi ad interim dello studio PIVOT-HD, che dimostrano una diminuzione dose-dipendente della proteina HTT, un’esposizione a PTC518 nel liquido cerebrospinale che è corrispondente a quella che ci si attendeva e un favorevole profilo di sicurezza del farmaco, senza evidenza di eventi avversi gravi correlati al trattamento o picchi di NfL nello stesso liquido cerebrospinale”, ha affermato il dott. Matthew Klein, Chief Executive Officer di PTC Therapeutics.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni