Buongiorno, mi chiamo Francesco e sono uno specializzando al primo anno di Pediatria a Parma. La scorsa settimana nel nostro centro di endocrinologia ho visto un caso di lipodistrofia congenita generalizzata seguita dal vostro centro a Pisa. Volevo chiederle con quale meccanismo biochimico la leptina abbassa i livelli di glicemia e trigliceridi nel sangue? Perché viene fatta solo per le forme generalizzate e non anche per le parziali? La ringrazio in anticipo per l'attenzione. Cordiali saluti
Francesco
Risponde la Dott.ssa Caterina Pelosini, del Centro di Riferimento per la Diagnosi e la Cura delle Lipodistrofie presso la UO di Endocrinologia 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Gentile Francesco, non so cosa intende esattamente con la frase "Perché viene fatta solo per le forme generalizzate e non anche per le parziali". In senso assoluto nelle forme di lipodistrofia generalizzata abbiamo mancanza quasi totale o totale di tessuto adiposo sottocutaneo. Ciò comporta da un lato l'incapacità di immagazzinare a livello dell'adipocita i grassi assunti con la dieta che vanno a depositarsi in sedi ectopiche (con conseguente insorgenza di alterazione dei parometri metabolici), dall'altro l'impossibilità di produrre l'ormone leptina con conseguente senso di fame incontrollato. La terapia con leptina nei pazienti con lipodistrofia generalizzata consente di ridurre il senso di fame con conseguente riduzione dell'introito di cibo e riduzione del peso che indica perdita di grasso depositato in distretti non deputati ad "accoglierlo". Ciò ha come conseguenza un ripristino dei parametri metabolici alterati. Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Resto comunque a disposizione.
Caterina Pelosini
Per saperne di PIU' VAI ALLA SEZIONE LIPODISTROFIA.
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