Il concorso promuove l’importanza e il valore della narrazione come strumento terapeutico e sociale
Milano - Compie dieci anni il Premio letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”, il concorso che premia le storie dei pazienti e di chi se ne prende cura con l’obiettivo di sostenere l’importanza e il valore della narrazione come strumento terapeutico e sociale e sensibilizzare il pubblico sui temi della salute e della sanità.
Nel corso della sua storia decennale, il Premio, realizzato da Sanofi, si è configurato quale punto di riferimento nell’ambito della produzione letteraria italiana che ha come tema la salute, con un progressivo aumento di iscrizioni nel corso degli anni. La scorsa edizione ha visto oltre 100 lavori candidati e complessivamente negli anni sono state circa 600 le opere edite ed inedite sottoposte al vaglio della giuria composta da personalità del giornalismo, dell’imprenditoria, della medicina, della politica e della cultura del nostro Paese.
Alcune novità per questa nuova edizione. La categoria delle opere edite che raccoglie saggistica e narrativa, si arricchirà anche di una sezione “illustrati”. Inoltre il premio si aprirà ad una dimensione ancora più social con l’ingresso in giuria di due bookgrammer, Marta Perego e Stefania Soma (sui social @petuniaollister) che, grazie al coinvolgimento di esperti lettori a delle loro community, attribuiranno la menzione speciale “Readers Book Club".
Confermato, anche per il 2022, il premio “La parola che cura” per il miglior progetto di comunicazione di un’associazione di pazienti realizzato nel corso dello scorso anno.
Il termine massimo per la presentazione delle opere edite è il 20 giugno, mentre per gli inediti il 10 settembre. Il 31 maggio è invece la scadenza per la presentazione dei progetti di comunicazione.
Per consultare le modalità di iscrizione è possibile visitare il sito del Premio.
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