Salve dottore, cercherò di essere più chiara possibile illustrandole il mio caso: durante la mia prima gravidanza, facendo le analisi di routine, tra cui il Citomegalovirus, mi dicono, una volta ritirati gli esiti, che i valori indicano il sospetto di aver contratto il virus nel primo trimestre ed era quindi necessario effettuare l'avidity. Prima di fare il test di cui sopra, decisi di ripetere l'esame presso un altro laboratorio, dove i valori risultarono nella norma. Secondo quindi l'esito di questo laboratorio, non era in corso infezione recente. A dire il vero mi è sempre rimasto il dubbio. Oggi mio figlio ha otto anni ed è affetto da disturbo dell'aspetto autistico. Arrivo al dunque: è possibile che eventuali danni dovuti al presunto virus possano presentarsi anche dopo anni (in questo caso dopo gli otto che ha mio figlio), o possiamo dirci fuori pericolo? Sono davvero preoccupata.
La ringrazio anticipatamente, certa di una sua risposta.
Cristina
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Pediatra Virologo, esperto di CMV pre e postnatale
Cristina, innanzitutto sarebbe opportuno effettuare la ricerca di IgG e IgM anti CMV e, se positive (anche solo IgG), CMV DNA nelle urine. Se il CMV è negativo esclude ogni possibile correlazione. Se invece è positivo, dovrei valutare tutta la storia clinica di suo figlio, in particolare il disturbo attuale.
Prof G. Nigro
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