Lo sostiene uno studio del Maria Vittoria di Torino, pubblicato su Clinical Neurolology and Neurosurgery

La rivista internazionale Clinical Neurology and Neurosurgery ha appena pubblicato, nella sezione articoli in press, i risultati di uno studio svolto presso il Centro Sclerosi Multipla della Neurologia dell'Ospedale Maria Vittoria, diretta dal Dott. Daniele Imperiale, sulla possibile relazione tra le anomalie del ritorno venoso cerebrale (la cosiddetta "Insufficienza Venosa Cerebrospinale Cronica" o CCSVI descritta dal Prof. Paolo Zamboni nel 2009) e la Sclerosi Multipla.


Lo studio, condotto su oltre 80 pazienti con Sclerosi Multipla e 60 soggetti di controllo, ha dimostrato, in linea con altri lavori pubblicati in Letteratura, l'assenza di un'associazione statisticamente significativa tra la CCSVI e la Sclerosi Multipla.
Si tratta del primo studio sulla CCSVI effettuato presso un Centro Sclerosi Multipla della nostra Regione e pubblicato su una rivista internazionale peer-reviewed citata sui principali database bibliografici.

La Sclerosi Multipla (SM) è una delle più comuni malattie del sistema nervoso centrale, che si manifesta più frequentemente tra i 20 e i 40 anni e rappresenta la causa più frequente di disabilità neurologica tra i giovani adulti. Si ritiene che la SM sia causata dall'interazione di fattori genetici e fattori acquisiti che insieme determinano una reazione di tipo autoimmune diretta contro il sistema nervoso centrale.

"Negli ultimi anni si è sviluppato un ampio dibattito nella comunità scientifica, amplificato grandemente dai mass media, circa la possibile relazione tra l'insorgenza della Sclerosi Multipla e la presenza di anomalie delle vene che drenano il sangue dell'encefalo, la cosiddetta "Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale" o CCSVI descritta nel 2009 dal Prof. Paolo Zamboni, chirurgo vascolare dell'Università di Ferrara – spiega il Dottor Daniele Imperiale, Responsabile della Neurologia del Maria Vittoria –  Negli studi del Prof. Zamboni la CCSVI è stata rilevata quasi esclusivamente nei pazienti con SM rispetto ai soggetti di controllo e questa osservazione ha portato a ipotizzare una relazione causale tra le anomalie venose e la SM, relazione che non ha trovato conferma in diversi studi pubblicati, tra cui anche il nostro recentissimo lavoro. Si tratta comunque di un argomento di estremo interesse che merita sicuramente approfondimenti ulteriori attraverso ampie casistiche e disegni sperimentali rigorosi".

Per verificare l'ipotesi del Professor Zamboni sono stati progettati e portati avanti diversi studi in Europa, negli Stati Uniti e in Canada.



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