Il nuovo prodotto conterrà una molecola contro l'epilessia

Il mondo dell'industria farmaceutica è percorso da una piccola rivoluzione copernicana. Tra qualche tempo arriverà nei banchi delle farmacie statunitensi il primo farmaco prodotto attraverso l'utilizzo di una stampante 3D. Un netto cambio di passo rispetto all'organizzazione dell'industria chimico-farmaceutica e alle sue tecniche di produzione. La Food and Drugs Administration (Fda) americana ha approvato per la prima volta una medicina per l'epilessia prodotta attraverso questa particolare tecnica di produzione, che conferisce al prodotto delle caratteristiche particolari di solubilità. Lavoro al quale ha collaborato a pieno titolo anche il Mit di Boston.

Il farmaco, prodotto dall'azienda dell'Ohio Aprecia Pharmaceuticals, è il levetiracetam, utilizzato per il trattamento delle crisi epilettiche. Molecola già nota ed ampiamente utilizzata che oggi avrà “nuova vita” grazie all'innovazione tecnica. Grazie alla realizzazione “a strati” dovuta alla produzione attraverso la stampante la pastiglia una volta messa in bocca si scioglie istantaneamente con un sorso d'acqua, evitando qualunque sforzo per ingoiarla. “I problemi nella deglutizione possono rendere molto difficile seguire una terapia - scrive l'azienda nel comunicato che annuncia l'approvazione - Due ricerche separate hanno trovato rispettivamente che il 40 e il 50% degli adulti intervistati, anche quelli che non soffrono di epilessia, hanno avuto esperienze di difficoltà nell'ingoiare pillole”.

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