In occasione della Settimana mondiale delle vaccinazioni, in corso dal 24 al 30 aprile 2016, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e che ha come slogan “Close the Gap”, cioè “colmare il divario di immunizzazione” per garantire l’accesso universale ai vaccini in tutto il mondo, la Società Italiana di Pediatria ha lanciato il decalogo ‘antibufale’ per smentire i più comuni falsi miti sui vaccini, un’iniziativa volta a contrastare, attraverso la corretta informazione, il calo delle coperture vaccinali.

Il decalogo (scaricabile qui) è il frutto del lavoro di un gruppo di esperti e rappresenta la prosecuzione di un percorso avviato a novembre dello scorso anno in occasioni degli Stati Generali della Pediatria. Sarà distribuito in forma di manifesto ai 10 mila pediatri associati alla SIP affinché venga esposto negli studi e negli ambulatori pediatrici a disposizione delle famiglie.

I vaccini, come tutte le preparazioni – spiega la SIP nel suo sito - sono composti da molti elementi: oltre all’antigene, cioè il principio attivo, che solitamente è un microorganismo (virus o batterio) attenuato o inattivato, sono presenti un liquido di sospensione (spesso acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile) e conservanti (generalmente sali di Alluminio, i quali vengono utilizzati anche come adiuvanti). L’uso di conservanti a base di mercurio (timerosal) è stato completamente abbandonato nel 2002, sia per l’attenzione mediatica esplosa in quel periodo su basi poi rivelatesi infondate, sia per la scomparsa di vaccini in confezione multidose per i quali era utilizzato. Sono presenti anche stabilizzanti come albumina e gelatina, e infine antibiotici, utilizzati in dosi molto basse per prevenire la crescita batterica: i più utilizzati sono la neomicina, la kanamicina e la streptomicina (altri antibiotici a maggior rischio di allergia non sono utilizzati). Tutte queste sostanze sono presenti in quantità minimali e nella stragrande maggioranza dei casi non costituiscono alcun problema per la salute. Saltuariamente si possono verificare reazioni allergiche locali delle quali il professionista sanitario informerà prima della somministrazione.

“Il più comune falso mito – spiega sul sito il Presidente SIP Giovanni Corsello - è credere che le malattie infettive siano scomparse e che i vaccini siano inutili. Al contrario il calo delle vaccinazioni sta facendo riemergere malattie che credevamo debellate, come la pertosse e la difterite”.

Ecco le dieci principali bufale sui vaccini:
1) I vaccini contengono ingredienti e additivi pericolosi – FALSO
2) Le malattie infettive stavano già scomparendo prima dell’introduzione dei vaccini – FALSO
3) I vaccini non sono efficaci. Non proteggono il 100% dei vaccinati – FALSO
4) I vaccini causano l’autismo – FALSO
5) Tutte le persone vaccinate contro l’influenza si ammalano lo stesso – FALSO
6) I vaccini sono inutili, le malattie infettive sono state debellate dai miglioramenti della qualità della vita – FALSO
7) La maggior parte delle malattie prevenibili con le vaccinazioni sono scomparse o quasi. Perché dovrei vaccinare mio figlio inutilmente? – FALSO
8) Tanti vaccini somministrati in un’unica puntura sono dannosi – FALSO
9) Troppi vaccini possono sopraffare e indebolire il sistema immunitario, soprattutto nei bambini più piccoli – FALSO
10) L’infezione naturale è meglio della vaccinazione. Prima del vaccino tutti facevano il morbillo, la rosalia e nessuno è mai morto per questo. – FALSO

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