Alcune associazioni di malati chiedono al Pd di ritirare una contestata interpellanza
In Sardegna si registrano nuove polemiche sul tema della sclerosi multipla e delle terapie alternative. L'interpellanza depositata da tre consiglieri regionali del Partito democratico ha scatenato la dura reazione di un gruppo di associazioni di malati. Enti che hanno subito scritto una lettera agli onorevoli Sanna, Cuccu e Sabatini, uno scritto in cui si chiede di ritirare l'interpellanza presentata due settimane fa. Un atto in cui si chiede conto alla Giunta regionale dei rimborsi sanitari per gli interventi di angioplastica per l’Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale nei malati di Sclerosi Multipla.
L'interpellanza, secondo i malati, “evidenzia inoltre una conoscenza disattenta e superficiale della materia, forza arbitrariamente la posizione del Ministero della Salute sulla CCSVI, con l'aggravante del "fare cassa" sulla pelle dei malati, e viola il diritto alla salute sancito dalla Costituzione”.
“L'interpellanza – proseguono le associazioni – mette a nudo inoltre una posizione di cieca prevenzione e ostilità verso la ricerca sulla CCSVI - la patologia venosa scoperta dal professor Paolo Zamboni dell'Università di Ferrara e riconosciuta internazionalmente come altamente associata alla sclerosi multipla - e finisce per penalizzare ancora una volta i malati sardi già fortemente sacrificati dalla totale assenza, nella regione Sardegna, di strutture atte a curare efficacemente le malformazioni venose che caratterizzano la CCSVI. E rischia di contagiare pericolosamente tutte le altre Regioni italiane.!"
Profondamente indignate, le associazioni sottoscrittrici della lettera hanno chiesto con forza ai tre consiglieri del Pd l'immediato ritiro della interpellanza, e auspicano che la classe politica tutta della regione Sardegna sappia rivolgere la propria attenzione agli sprechi e alle inefficienze reali, piuttosto che imbarcarsi in provvedimenti che appaiono demagogici, strumentali e vergognosamente penalizzanti per una classe di cittadini già pesantemente lesa dalla grave malattia di cui sono portatori. Il Consiglio regionale potrebbe essere chiamato ad occuparsi dell'interpellanza durante il prossimo mese di settembre. Il dibattito in Aula sarà utile per conoscere il reale orientamento della Giunta regionale.
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