Le patologie interessate sono i disturbi del metabolismo muscolare e  mitocondriale, le distrofie e le miopatie congenite

LONDRA (REGNO UNITO) – La rabdomiolisi è un’emergenza clinica caratterizzata da danno muscolare scheletrico fulminante e rilascio di componenti muscolari intracellulari nel flusso sanguigno che porta a mioglobinuria e, nei casi più gravi, a insufficienza renale acuta. Oltre ai traumi, è stata riportata una vasta gamma di cause, tra cui l’abuso di droghe o farmaci e le infezioni. Anche le malattie genetiche sottostanti sono una causa di rabdomiolisi e questo può spesso rappresentare una sfida diagnostica, considerata la loro marcata eterogeneità e rarità.

Un gruppo di studiosi inglesi e brasiliani ha passato in rassegna la gamma di rari difetti genetici noti per essere associati a rabdomiolisi. I risultati sono stati pubblicati sull’Orphanet Journal of Rare Diseases. Ogni gene è stato valutato secondo il fenotipo clinico, i trigger tipici per la rabdomiolisi e l’approccio diagnostico consigliato. Lo scopo di questa revisione è stato quello di evidenziare le caratteristiche più importanti associate a difetti genetici specifici, al fine di facilitare la diagnosi dei pazienti che si presentano con le cause ereditarie di rabdomiolisi ricorrente.

I disturbi muscolari ereditari associati a rabdomiolisi sono rari ed eterogenei, e gran parte delle attuali co-noscenze riguardo a queste condizioni si basa su rapporti che riguardano singoli casi. All’interno del gruppo delle malattie muscolari ereditarie, la rabdomiolisi si verifica più frequentemente nei disturbi del metabolismo muscolare (più comunemente a causa di mutazioni nei geni ACADVL, CPT2 e PYGM), nella disfunzione mitocondriale, nelle distrofie muscolari (più comunemente nei geni BMD e LGMD2I) e nelle miopatie congenite dove sono influenzati l’omeostasi intracellulare del calcio e l’accoppiamento eccitazione-contrazione (RYR1).

La consapevolezza di specifiche correlazioni genotipo-fenotipo nelle condizioni genetiche associate a rabdomiolisi è importante per comunicare l’approccio diagnostico. In casi particolari, gli eventi possono riflettere una combinazione tra fattori ambientali e una predisposizione genetica, e la presenza di un fattore ambientale identificabile non esclude necessariamente una causa genetica sottostante. Una parte sostanziale dei casi di pazienti che si presentano con rabdomiolisi rimangono ad oggi geneticamente irrisolti, sug-gerendo la presenza di ulteriori meccanismi patogenetici non ancora scoperti.

È stato suggerito da diversi autori che i polimorfismi possano provocare un effetto additivo nella patogenesi della rabdomiolisi, ma questa ipotesi potrebbe risultare difficile da confermare. Le più recenti tecniche diagnostiche, come il sequenziamento di nuova generazione e il sequenziamento dell’intero esoma o genoma, possono aiutare a valutare i pazienti per set completi di geni contemporaneamente, e ad individuare nuove cause genetiche per la rabdomiolisi.

 

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